Storie

LA RAGAZZA DEL MONDO

Regia: Marco Danieli
AA

Regia: Marco Danieli 
Con: Sara Serraiocco, Michele Riondino, Marco Leonardi, Stefania Montorsi, Lucia Mascino, Pippo Delbono, Martina Cerroni , Giorgio Careccia, Maria Chiara Giannetta
Genere: drammatico/romantico
Distribuzione: CG Entertainment

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Ha fatto vincere a Marco Danieli il David 2017 per il miglior regista esordiente e a Venezia 2016 dove è stato presentato nelle Giornate degli autori a Sara Serraiocco e Michele Riondino il premio per i migliori attori questo film che ha avuto tra i coproduttori il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma nel quale per di più si sono formati molti di coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione. Un’opera che assieme a “Fiore”, “Veloce come il vento” e “Indivisibili” mostra come stia nascendo un cinema italiano giovane che sa muoversi bene tra esigenze di pubblico e impegno, che cerca di battere strade  un po’ diverse da quelle della nevrosi o della ricerca di comicità a tutti i costi, di poter affrontare i problemi del quotidiano soprattutto giovanile. Che qui affronta un tema difficile e riguarda due modi di vita completamente diversi, entrambi a suo modo discutibili come il farsi impastoiare da ortodossie di sette religiose o pseudo congregazioni soffocanti, o il seguire una vita all’insegna della libertà totale che finisce per essere fuorviante. La vicenda raccontata è realmente avvenuta e vede  Giulia (Sara Serraiocco, attrice sempre più in crescita) 18enne intelligente ma inquieta che  conduce un’esistenza serena con la sua famiglia medio borghese che appartiene ai Testimoni di Geova, confessione religiosa dai canoni molto rigidi come il divieto di sottoporsi a trasfusioni anche in caso di operazioni chirurgiche e i cui membri cercando di far proseliti o fermando le persone per la strada o bussando alle porte delle case per distribuire opuscoli. Anche Giulia, cresciuta secondo tale credo, si comporta così ed infatti vediamo minuta, con la treccia e il volto pallido e senza un filo di trucco, che cammina per la strada sicura del suo credo religioso e intenzionata a diffondere.

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Lei, educata e studiosa, però ha un problema: l’insegnante di Matematica al liceo l’ha fatta partecipare ad una gara di algebra che ha vinto con facilità, manifestando un talento geniale per tale calcolo algebrico e vorrebbe iscriversi all'università, però lo studio universitario è ritenuto dai suoi un’ambizione e come è da condannare, come pure qualunque rapporto sentimentale con persone al di fuori della setta. Ed è proprio durante uno dei suoi impegni di proselitismo che Giulia incontra Libero (Michele Riondino), un ragazzo di borgata molto diverso da lei e che ha avuto problemi con la legge (è appena uscito di prigione), che la colpisce immediatamente e di cui si innamora. In lei, che vive in un mondo chiuso e antico, fatto di rigore e di testi sacri  cambia qualcosa: lei le appare come un altro mondo, quello degli altri, di chi sbaglia, di chi si arrangia cercando un'altra possibilità e di chi ama senza condizioni, capisce che le si prospetta davanti un avvenire diverso, la possibilità di scegliere. Una sera però la sorella di Giulia la sorprende con il ragazzo, lo riferisce ai genitori, la comunità viene subito coinvolta e l’innamorata viene diffidata dal continuare a frequentarlo, pena l'allontanamento dalla Chiesa ma decide di non arrendersi. pensa di lasciarsi tutto alle spalle per abbracciare una libertà che Libero, per altro un po’ problematico, le ha fatto conoscere  e desidera con sempre più ardore: per lei e il giovane Libero inizia un intenso periodo di vita insieme, ma nella sua nuova avventura dovrà comunque fare i conti con avversità che la metteranno in pericolo, instillandole dubbi sulle sue scelte di vita: il mondo di fuori, una volta scelto, è in grado di accettarla?. Per il debuttante regista  Marco Danieli, il compito poteva essere non facile perché il rischio latente era di cadere negli effetti, nella facile drammatizzazione e nel mettere in cattiva luce una delle due parti, i Testimoni di Geova in particolare, rischi che però evita ritraendo la realtà in modo scarno, asciutto, senza cercare polemiche, mostrando capacità di sintesi e tesi notevoli, oltre al coraggio - nel bene e nel male: non è tutto oro ciò che luccica  - di affrontare temi scomodi nella caratterizzazione di due realtà molto diverse, opinabili fin quanto si vuole a seconda di come uno la pensa come la vita sotto le regole troppo rigorose e che oscurano quello che invece dovrebbe essere un messaggio portatore di luce e speranza dettate da un gruppo religioso (che però assieme a chiedere, dà anche come viene mostrato più volte; molto bravo e convincente Pippo Del Bono nella parte di Giacomo, “anziano” della congregazione)  e la storia d’amore subordinata alla diversa condizione sociale. Il risultato è una storia di formazione particolare, o quasi rispetto a molte fornite anche di recente dal cinema italiano e che cerca, anche nella fotografia, di evitare moduli televisivi. Qualche appunto si può fare su alcune ingenuità della sceneggiatura e sul finale, ovviamente non anticipabile: quale sarà la scelta finale di Giulia? Disponibile in dvd con un buon apparato di extra: making, scene tagliate. Videoclip e trailer.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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