Storie

LA NOTTE DEL DEMONIO

Regia: Jacques Tourneur Con: Dana Andrews, Peggy Cummings, Nial McGinnis, Athene Seyler, Reginald Beckwith Genere: horror Distribuzione: Sinister film
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Regia: Jacques Tourneur    
Con: Dana Andrews, Peggy Cummings, Nial McGinnis, Athene Seyler, Reginald Beckwith
Genere: horror
Distribuzione: Sinister film
Nato in Francia, ma da giovane trasferitosi negli Usa, di cui ha preso la cittadinanza, Jacques Tourneur come regista fra il 1931 ed il 1965 ha diretto oltre 70 film, parecchi dei quali di buon livello e l’eccellente noir del 1947 “Le catene della colpa”, ma il suo nome è rinomato soprattutto tra gli amanti dell’horror grazie a quattro film del genere, tutto divenuti famosi, soprattutto il primo “Il bacio della pantera” (1942) e l’ultimo che è questo del 1957 girato in Inghilterra e ritenuto il capolavoro del filone demoniaco degli Anni 50, già proposto in dvd nel 2011 e  ora per la prima volta disponibile in blu ray. Per la cronaca e i curiosi, gli altri due film sono: “Ho camminato con uno zombie” e “L'uomo leopardo”, entrambi del 1943. Maestro nell’uso della fotografia e delle luci (guardare per credere), Tourneur assieme al suo produttore Val Lewton aveva tra le caratteristiche importanti anche quella di mostrare il meno possibile, di suggerire, di lasciare che la paura si insinuasse nello spettatore a livello psicologico piuttosto che visivo, come sarebbe poi venuto di moda fino all’abuso ed è tipico soprattutto del filone splatter. “Poetica” che contemplava pertanto il rifiuto di far ricorso a mostri, sangue ed effetti speciali e che qui, anche senza il supporto di Lewton morto nel 1951, Tourneur voleva portare all’estremo insinuando il dubbio (vedi anche la ripetuta presenza del termine “scettico”) e non dandovi risposta che il demone infernale non esistesse realmente, ma fosse frutto della psicologia malata del protagonista. Se un demone invece c’è e si vede in una scena all’inizio e in una alla fine (oltretutto anche se orrendo è palese che si tratti di un pupazzo)  è perché così volle la produzione che per di più lo fece distribuire negli Usa in versione ridotta  (81 minuti anziché 96) ad usum dei drive in e delle sale grindhouse (ricordate il doppio film di Tarantino e Rodriguez?). La vicenda è ispirata a "Fischia e io verrò", racconto del britannico  Montague R. James, medievalista oggi noto soprattutto come raffinato autore di storie vittoriane di fantasmi, la più nota delle quali è "Giro di vite" che ha avuto ben tre adattamenti per lo schermo. Qui vediamo uno psicologo che voleva smascherare come impostore il capo di una setta di occultisti fare una pessima fine, la stessa fine potrebbe fare un suo collega americano arrivato a Londra e in contatto con la figlia del defunto: il mistero è legato ad una pergamena in caratteri runici in base alla quale egli dovrebbe morire entro quattro giorni sempre che non la dia ad un altro, ma sarebbe giusto fare una nuova vittima innocente? Un tema ed una soluzione che sarebbero stati sfruttato, in modo ben più cattivo, dal giapponese “The ring” (2002) e seguiti. Sia il più qualitativo blu ray che il dvd  offrono  per extra anche la sopracitata versione ridotta Usa.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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