LA CRIPTA E L'INCUBO

Regia: Camillo Mastrocinque
Con: Christopher Lee, Adriana Ambessi, Ursula Davis,José Campos
Genere: horror
Distribuzione: Sinister film
Gotico italiano del 1964, il primo dei due diretti da Camillo Mastrocinque con lo pseudonimo anglesizzante (erano gli anni trionfali della Hammer) di Thomas Miller, questo film che il pubblico dell’epoca apprezzo (incassò in Italia 69 milioni, tanti se si pensa che “Dracula il vampiro” con Christopher Lee ne aveva raccolti 82), ma che la critica prese sottogamba (allora le “grandi firme” non si muovevano per un genere ritenuto commerciale e di basso livello), o addirittura maltrattò stupita che il regista (il vero nome era poi circolato) di tanti successi di Totò si fosse addentrato in lidi per lui ignoti. Grave errore dacché “La cripta e l’incubo” è ritenuto fra gli horror italiani più riusciti per atmosfera e per l’erotismo sottile e morboso intriso di saffismo (nei limiti di ciò che permetteva la censura degli Anni 60) che fu poi ripreso nei primi Anni 70 dalla Hammer nella saga nota come “Trilogia dei Karnstein”. Ispirato, ma senza che nei titoli di testa sia ricordato, a “Carmilla” (1872) di Sheridan Le Fanu, il film ha per protagonisti il conte Karnstein (Lee, sempre autorevole, ma per una volta non vampiro) e sua figlia Laura (l’efficace Adriana Ambesi) sofferente di incubi, il che induce il genitore a temere che in lei si sia reincarnata un’antenata condannata per stregoneria ed a chiamare uno studioso a far luce sul caso. Il quale si innamora della ragazza che però lo allontana quando arriva come ospite l’amica Lyuba e le sue visioni angoscianti di donne uccise da un misterioso assassino si rivelano profetiche; ma non fossero sogni e Laura avesse davvero dentro di sé la malvagia antenata? In dvd con una serie di interessanti interviste di oggi per ricostruire il making come extra.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato