Storie

KOJAK stagione 1 vol. 1

Regia: Charles S. Dubin
AA

Regia: Charles S. Dubin 
Con: Telly Savalas, Dan Frazer, Kevin Dobson, George Savalas, Mark Russell, Vince Conti  
Genere: serial poliziesco
Distribuzione: Pulp video

NO MANS LAND FASCETTA SELL DVD

Dopo la pubblicazione dell’episodio pilota “Tenente Kojak: il Caso Nelson è suo”, in realtà un film di oltre due ore, nel febbraio scorso, Pulp video ora prende ad editare l’intera saga dell’incorruttibile, duro, calvo ed elegante tenente greco-americano della polizia dell'undicesimo distretto di Manhattan Theodore Kojak, detto Theo. Il detective interpretato da Telly Savalas che nella classifica stilata nel 1999 da TV Guide si è piazzato al 18mo posto nella classifica dei 50 più grandi personaggi tv di tutti i tempi e che è rimasto nella memoria popolare non solo per la mancanza di capelli, la pelata insomma, ma anche per i lecca lecca, per la cronaca i Tootsie Pop, che a partire dall’ottavo episodio  lui – che era entrato in scena come fumatore di sigari e ai quali di tanto in tanto non rinunciò - prese a succhiare per volontà della produzione in ottemperanza alla messa al bando delle sigarette nella pubblicità tv e all’avvio negli Usa della lotta contro il fumo. Una serie prodotta dalla Cbs per cinque stagioni dal 1973 al 1978 (in Italia proposta da Rai1 dal 1976 e successivamente da Canale 5 e Italia 1) per un totale di 118 episodi. Il primo cofanetto di Pulp video riunisce in tre dvd quelli dal numero 1 all’11, ossia la metà della prima stagione. Descritto dalla stesso Savalas come “un uomo dal carattere fondamentalmente onesto, duro ma con i sentimenti”, Kojak sfoggia intuito, una buona dose di cinismo ma anche sovente un forte spirito cinico e la tendenza ad andare oltre le regole quando ciò serve a portare un criminale di fronte alla giustizia. Si spiega così perché tra gli spettatori dell’epoca ci fosse chi nutriva per lui poca simpatia. Kojak è il capitano di una squadra di detective di South Manhattan che comprende il giovane detective Bobby Crocker, il detective Stavros (interpretato dal fratello di Telly Savalas, George Savalas, che originariamente utilizzò il nome "Demosthenes" nei crediti) e i detective Saperstein (Mark Russell) e Rizzo (Vince Conti). Il suo supervisore è il capitano Frank McNeil che nel corso della serie è  promosso a capo dei detective di Manhattan.

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Ecco in grande sintesi i casi che Kojak e i suoi debbono affrontare. Tre rapinatori tengono in ostaggio alcune persone dopo il fallito tentato colpo in un’armeria e il tempo a disposizione per liberare i prigionieri è poco: solo due ore (guest star nell’episodio Harvey Keitel). Kojak indaga su un omicidio assieme ad un collega che però ha qualcosa di poco chiaro: se fosse lui il colpevole?  Il tentato omicidio di un boss mafioso fa pensare a tutti che il responsabile sia il capogang rivale, sospetto che però Kojak non ha…  L’uccisione di un trafficante di diamanti induce Kojak a riaprire un caso irrisolto di  rapina. Il corpo di una ragazza assassinata trovato nel fiume porta Kojak e credere che sia tornato in azione un serial killer che due anni prima aveva commesso sette omicidi e non era stato scoperto. Un poliziotto amico di Kojak e veterano sta per esser radiato con l’infamante accusa di essersi fatto corrompere e il tenente ha solo 48 ore per impedire che ciò avvenga e trovare il vero corrotto. Che c’entra un’ex-modella nel nuovo staff di un'azienda di oreficeria venduta dopo che il suo proprietario è stato ucciso? Fra un lecca lecca  e l’altro la risposta arriva. Anche di domenica si muore: capita a un ladro d’auto trovato defunto senza un motivo apparente; per tutti gli altri, ma non per Kojak che ha una sua pista… Sta per partire un importante progetto di sviluppo urbano, ma Kojak si oppone perché sospetta che il piano possa aver fatto commettere il caso di omicidio su cui sta indagando. Guai in famiglia per il tenente: un criminale da lui arrestato e fatto condannare, ora anche se  in prigione, minaccia di morte sua nipote Alexandra, prossima a sposarsi. E se Kojak non fosse proprio un incorruttibile? È la voce  che corre, ma siamo sicuri che sotto non ci sia un trucchetto? Nessun extra

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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