Storie

JARHEAD 3: SOTTO ASSEDIO

AA

Regia: William Kaufman
Con: Charlie Weber, Scott Adkins, Tom Ainsley, Erik Valdez, Dante Basco, Sasha Jackson, Dennis Haysbert
Genere: azione
Distribuzione: Universal

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Secondo sequel, dopo “Jarhead 2: Field of fire” e con differenti regista, protagonista e cast, dell’apprezzato film del 2005 di Sam Mendes sulle esperienze vissute da un marine nella Guerra del Golfo, anche questo si distacca completamente dal prototipo, con il quale ha come punti di collegamento la natura di bellico e di riguardare questo particolare corpo della fanteria di Marina Usa i cui componenti sono soprannominati “Jarhead” per il particolare taglio dei capelli. In esso ha voluto farsi assegnare il caporale Evan Albright (Charlie Weber), smanioso di entrare in azione e di salvare il mondo, ma che non sembra essere stato accontentato dacché come primo incarico si vede dislocato in una località mediorientale non precisata (e immaginaria) a proteggere un'ambasciata Usa, missione che non sembra riservare rischi. La sua smania di entrare in azione e di essere il migliore che lo porta a restare allenato e a non legare con i compagni che trascorrono il tempo libero seguendo gli incontri di football  e giocando ai videogame, gli attira però non solo la loro antipatia, ma anche il livore del sergente Raines (Scott Adkins), che in lui vede probabilmente il marine che aveva sognato di diventare senza però riuscirvi.

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Rancore che fa sì che questi non dia peso ai sospetti che Albright nutre a proposito di una troupe televisiva fuori dai cancelli dell’ambasciata e che ritiene abbia messo sotto sorveglianza l’edificio. Sergente che per di più trova un motivo in un’esercitazione fallita per far trasferire altrove lo scomodo caporale, il quale però. e ovviamente, ha ragione: un commando di soldati nemici ben addestrati e pesantemente armati lancia un attacco a sorpresa, Il perché è legato al voler tacitare un informatore che si cela, insospettato, nell’edificio e che oltretutto ha il compito di distruggere all’occorrenza documenti che potrebbero risultare scottanti, se divulgati, su accordi tra Washinton e i governi di quella zona mediorientale. Da qui in poi tanta azione, morti, sparatorie, eroismi, persino un assedio in uno snack bar dal nome che suona ironico (Freedom, ossia Libertà): chi riuscirà a sopravvivere? Lo mostrerà questo  bellico di puro intrattenimento e di media qualità, senza punte elevate, ma neppure cadute a picco, migliore comunque del n. 2, reperibile in dvd e che come extra ha il making.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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