INDIANAPOLIS, PISTA INFERNALE

Regia: James Goldstone
Con: Paul Newman, Robert Wagner, Joanna Woodward, Richard Thomas
Genere: drammatico
Distribuzione: Pulp video
Seguendo l’onda del successo suscitata attualmente in sala dall’eccellente “Rush” di Ron Howard, omaggio d’autore a due corridori divenuti miti della Formula 1 ed alle loro sfide Pulp video rimette in circolazione questo film del 1969 con protagonista Paul Newman, attore tanto amante delle corse da creare una sua scuderia e da gareggiare in pista (arrivò tra l’altro secondo a Le Mans e primo a Daytona). Voluto e prodotto da Paul stesso, che non volle sostituti nelle sequenze di gara (come fece due anni dopo in “Le 24 Ore di Le Mans” Steve McQueen, l’altra star hollywoodiana amante delle auto da corsa), il film, di stampo classico, alterna ottime riprese dal vivo (che nell’emozionante finale tengono in sospeso gli spettatori) con una trama melodrammatica di pura invenzione che vede addirittura Joanne Woodward, nella vita moglie di Newman con cui fece coppia solidissima, tradire il coniuge perché da lui trascurata. Newman è infatti Frank Capua, giovane corridore di talento che dopo una vittoria incontra e subito si innamora della Woodward, divorziata e madre di un ragazzo di 16 anni già maturo. Una volta sposata, innamorata e comprensiva, lei accetta le continue assenze del coniuge dovute alle gare, che però tira troppo la corda ed è “punito”: la scopre infatti in albergo a letto con il suo più temibile rivale proprio alla vigilia della 500 Miglia. Come andrà nel duplice scontro, automobilistico ed affettivo, e di chi sarà l'intervento risolutivo, si vedrà.
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