«In Usa a dirigere nel College, ora sfido l’intelligenza artificiale a Darfo»

Dalla Valle Camonica agli States (e ritorno, perché, anche se là è bello, di cose da fare ne ha tante anche a casa). È l’esperienza recente di Denis Salvini, direttore d’orchestra e strumentista bresciano, appena tornato dal Concordia College di Moorhead, nel Minnesota, dove ha lavorato per una settimana con la Concordia Orchestra della locale Università. Il nostro concittadino s’è fatto in quattro: in pochi giorni ha tenuto lezioni di corno e di direzione d’orchestra, poi ha fatto le prove del concerto che ha proposto al termine dell’esperienza.
Chiuso nella giacca d’ordinanza, viso incorniciato dalla barba, occhiali rotondi e lunghi capelli legati a coda, Salvini sembra un contabile o un tecnico. In effetti è anche questo, visto che, «per mantenermi» (parole sue) insegna Tecnologia all’Itis. Ma Salvini è anche e soprattutto un musicista, con un curriculum lungo così: cornista, compositore e direttore, si perfeziona alla corte dei maestri più illustri, incide dischi, vince concorsi, partecipa a festival internazionali, tiene concerti in Europa e America.
Vicepresidente dell’Associazione bande musicali bresciane, presidente dell’Associazione nazionale direttori di bande, dirige l’Orchestra di Fiati di Vallecamonica (sua principale fonte di soddisfazioni, con la quale ha fatto incetta di premi), ma anche la banda di Palazzolo e altre due bande bergamasche. Difficile da credere, ma ha trovato il tempo per questa trasferta negli States.
«I primi contatti con l’orchestra americana - dice - li ho avuto qualche anno fa a Utrecht, in Olanda. Avevamo programmato questa esperienza, ma il Covid aveva mandato tutto all’aria. Non ci speravo più, quando è arrivato l’invito…».
Che realtà hai trovato là?
In America l’educazione musicale è molto più capillare che da noi: non a caso molte scuole hanno la loro orchestra sinfonica. Rispetto a noi, anche rispetto ai nostri Conservatori, sono molto più focalizzati sugli studenti. Riescono a seguirli meglio. E i risultati si vedono.
Bella esperienza?
Bellissima. Però è bello tornare a casa,dove ho tante cose da fare, soprattutto con l’Orchestra di Fiati di Vallecamonica.
Ad esempio?
Due quelle più interessanti. Il 21 aprile, a Palazzolo, un concerto con un violoncellista della Rai. A giugno, a Darfo un concerto con un altro strumento solista (l’euphonium). Concerto particolare, questo, perché ci sarà l’interazione diretta con l’Intelligenza Artificiale. Non anticipo nulla, ma sono molto soddisfatto.
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