In Australia per lavorare il marmo e la pietra

Voglia di lavorare e capacità manuale, doti tradizionali della cultura bresciana. Ma questa volta servono anche coraggio e forza di spirito, necessari per decidere di varcare l’oceano e volare in Australia, dove ad attendere un giovane senza paura c’è l’opportunità di diventare imprenditore della lavorazione del marmo. Chi meglio di noi bresciani quindi, che in fatto di lavorazione della pietra e del pregiato Botticino ci siamo fatti conoscere in tutto il mondo, può essere adatto a raccogliere la sfida?
A lanciare la proposta è il signor Lorenzo Nodari - emigrante bergamasco, tornato in Australia da poco più di un anno - con una e-mail indirizzata ad alcuni quotidiani locali. «C’è qualcuno che ha voglia? Qui il lavoro non manca. Un mio amico di origini venete, il signor Lawrence De Lai, vive ad Atherton (nel Queensland), dove ha attrezzato da 40 anni un laboratorio per lavorare marmo e pietre. Oggi vorrebbe passare la mano, ma in Australia non è facilissimo trovare qualcuno in grado di raccogliere un’eredità in cui professionalità e maestria vanno di pari passo con la volontà e i sacrifici. Proprio la voglia di rimboccarsi le maniche è uno dei segni distintivi che l’esperto marmista vorrebbe trovare in qualcuno a cui cedere l’attività, e per questo sarebbe perfetto farlo con un italiano».
Dopo tanti anni a sgobbare infatti Lawrence avrebbe deciso di abbassare il ritmo in vista del meritato pensionamento, ma certo l’idea di dover chiudere un’impresa così ben avviata e tanto redditizia gli sembrerà davvero uno spreco, tanto più in un periodo di penuria di posti di lavoro. L’idea allora sarebbe quella di affiancare un giovane intenzionato a rilevarla, proponendosi nei primi anni come maestro e socio.
A questo proposito è utile ricordare che il Governo Australiano ha istituito una legge per un particolare visto d’ingresso chiamato Working Holiday, che consente ai ragazzi di età compresa tra i 18 e i 30 anni di vivere nella terra dei canguri per un intero anno, lavorando a tempo pieno.
L’opportunità quindi è molto concreta, soprattutto perché si tratta di un Paese che offre vantaggi e facilitazioni inimmaginabili per chi come noi è abituato a confrontarsi con una burocrazia e un sistema fiscale asfissiante. Certo, nessuno può pensare a un lavoretto in stile vacanza al mare, anche se l’oceano Pacifico non dista molto.
Si tratta di produrre lastre di granito necessarie per arredo, piani di cucina o monumenti. All’inizio è prevedibile un dispendio di energie non da poco, per imparare tecniche, modi e trucchi. Ma sul medio periodo non può che esserci la certezza di crearsi un mestiere autonomo e di ottimi guadagni, che metterà l’eventuale fortunato al riparo per sempre dai problemi economici.
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