Il Tfa: la strada verso la cattedra

Si chiama Tirocinio Formativo Attivo. Tradotto in acronimo diventa Tfa. E rappresenta di fatto il successore del Ssis, la Scuola di Specializzazione all'Insegnamento Secondario. Nel decreto direttoriale del 23 aprile scorso, il Miur ha aperto l'accesso alle selezioni del Tfa - attivato dalle singole università - per complessivi 20mila posti di specializzazione all'insegnamento tanto nella scuola secondaria di primo (4.275 posti) quanto in quella di di secondo grado (15.792 posti).
Il Tfa ha durata annuale ed è un corso di preparazione all'insegnamento che consente, previo superamento dell'apposito esame, di ottenere l'abilitazione a insegnare. Per accedere al Tfa è necessario superare una prova scritta e una prova orale, i cui contenuti sono determinati singolarmente da ciascun ateneo, mentre il test preliminare viene curato direttamente dal Miur. Già. Il primo scoglio da superare infatti è predisposto da una commissione di ispettori ed esperti, che prepareranno una prova dal medesimo contenuto per l'intero territorio nazionale. I candidati che avranno conseguito una votazione di almeno 21/30 potranno quindi accedere alle prove predisposte dalle università; il superamento della prova finale, quella orale, con un punteggio di almeno 15/20 è la condizione prescritta per l'accesso al Tirocinio.
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