Storie

IL PRINCIPE E IL POVERO

Regia: Richard Fleischer Con: Mark Lester, Charlton Heston, Oliver, Reed, David Hemmings, Ernest Borgnine, Raquel Welch Genere: avventura Distribuzione: Mustang
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Regia: Richard Fleischer
Con: Mark Lester, Charlton Heston, Oliver, Reed, David Hemmings, Ernest Borgnine, Raquel Welch
Genere: avventura
Distribuzione: Mustang
Sono oltre venti, tra cinema, tv e cartoni animati, compresa una di Disney con Topolino e una addirittura con Barbie, le versioni di questo celebre romanzo per ragazzi di Mark Twain che si svolge nella Gran Bretagna governata dai Tudor e che vede il giovane Edoardo VI d'Inghilterra, stanco della sua solita vita piena di obblighi e questioni politiche, scambiarsi panni e ruolo con un giovane popolano che gli somiglia come una goccia d’acqua e andare così incontro ad una serie di equivoci e più gravi contrattempi una volta cacciato come intruso dalla reggia. Adattamenti alcuni felici e altri assai meno, il più riuscito dei quali è ritenuto quello del 1937 con protagonista Errol Flynn nel ruolo di Miles Hendon, il cavaliere caduto in disgrazia che si prenderà cura del futuro sovrano il quale, abituato alla vita agiata di corte e viziato, non è in grado di affrontare le difficoltà ed i pericoli, banditi compresi, che si annidano nel ritrovarsi sulla strada e senza mezzi, Il film ora reperibile in dvd (nessun extra)  è quello diretto nel 1977 da Richard Fleischer, regista fresco reduce dal fortunato action movie in costume “I vichinghi”, una produzione di lusso, testimoniata dalla ricchezza di costumi e ambientazione (la zona povera di Londra fu ricostruita a Budapest), ma soprattutto dall’eccellente cast che, oltre a un Mark Lester a tratti spaesato nel duplice ruolo di principe e di povero, annovera un ottimo e vitale Oliver Reed nel ruolo di Hendon, Ernest Borgnine, George C. Scott, Rex Harrison, Raquel Welch, David Hemings come fratello malvagio e intrallazzatore del buon cavaliere e un divertito e gustoso Charlton Heston come re Enrico VIII. Una pellicola di due ore nata per la famiglia, ma che fu apprezzata soprattutto dal pubblico adulto, in grado di cogliere il valore del cast e di gustare  le numerose sequenze d’azione – Fleischer aveva in mente i “Tre moschettieri” di Lester del 1973 - che già all’epoca l’avevano fatta ribattezzare chiamare Crossed Swords movie, film dalle spade incrociate.
 

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