IL GIGANTE DI METROPOLIS

Regia: Umberto Scarpelli
Con: Gordon Mitchell, Roldano Lupi, Liana Orfei, Bella Cortez
Genere: Black comedy
Distribuzione: Sinister film
Grazie anche alla presenza di Gordon Mitchell come protagonista, lanciato in quello stesso anno in “Maciste nella terra dei Ciclopi”, fu ritenuto un prodotto mediocre del filone peplum con i muscolosi Ercole, Maciste e poi anche Ursus e Sansone nato nel 1959 con “Le fatiche di Ercole” e nel 1961 in piena auge, questo film di Umberto Scarpelli, attivo soprattutto come aiuto regista anche di grandi nomi. Errore di partenza, dacché sarebbe dovuto invece essere, secondo le intenzioni dell’autore una sorta di versione italiana nientemeno, vedi lo stesso titolo, che di “Metropolis” di Fritz Lang (1927), fantascientifico nel tema e nella condanna della scienza che vuole sostituirsi a Dio e violare i limiti imposti dalla natura arrivando all’immortalità, ma anche di un potere tirannico che non ha nessuna considerazione e rispetto dell’individuo. Espressionista nella ricerca di immagini e nell’uso delle ombre quindi addirittura anacronistico, molto curato nella fotografia e negli arredi spesso volutamente spogli o stilizzati in contrasto con quelli tipici del citato filone, giocato talora su giochi di luce multicolori, “Il gigante di Metropolis” fu vittima dell’eccesso di ambizioni: troppo serioso per piacere, con poche sequenze d’azione e con qualche raffinatezza risultata inutile, oggi il film si rivela per quello che è: una curiosa stravaganza per appassionati di fantascienza e peplum. La vicenda è ambientata nel 20.000 a.C. e vede Obro (Mitchell) cercare di raggiungere, dopo la morte del padre che gli ha dato una missione da compiere, la futuribile città di Metropolis governata dal pazzo e megalomane re Yotar (Roldano Lupi) che costringe i suoi scienziati a sanguinari esperimenti di trapianto di cervello per fornirne uno superintelligente al giovanissimo figlio Elmos. Morti i fratelli che lo accompagnano, vittime di fulmini scagliati dalla città, e catturato, Obro troverà l’aiuto del ribelle Egon e della figlia del re, terrorizzata dai crimini paterni, e inizierà una guerriglia mentre sulla città aleggia lo spettro di un terribile cataclisma preannunciato da astronomi e scienziati… Curiosità.
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