Storie

I personaggi della Disney sempre più... dolci

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Lei è abituata ad avere a che fare con ingredienti e colori, a miscelarli al meglio affinché il risultato finale sia bello da vedere e buono in termini di qualità.

A Rosy Zurolo - che conduce il negozio «Le Torte di Giada» di corso Mameli 2/1 in città con il marito Marco Farina e la figlia Giada - non dev’essere pertanto sembrato strano, una volta osservate le peculiarità di un gruppo di giovani aficionados della sua attività, consigliare loro la ricetta: «Mettetevi insieme, create una squadra, presentatevi ai locali, vedrete che qualcosa ne uscirà». Abiti, innanzitutto. Con un’anima intorno. L’anima di un personaggio Disney, uno di quelli che i giovani «nipoti» di Rosy - «da quando ho dato loro il suggerimento mi chiamano "zia"», sorride Zurolo - amano tanto. Al punto da saperne ricreare fattezze, animo, modi, abitudini e costumi.

«L’idea mi è venuta quasi spontaneamente - prosegue Rosy Zurolo -: alcuni sono studenti, altri disoccupati. Uno è molto bravo a disegnare, un altro si cimenta alla perfezione con lavori di sartoria. E tutti amano i personaggi Disney, e ci sanno fare con i bambini. Così ho consigliato loro di mettersi insieme e allestire spettacoli "disneyani"». La «prima» - cui ne sono seguite altre, la prossima in programma per il pomeriggio di venerdì 1° novembre, in occasione di Halloween, mentre l’8 dicembre sarà ricreata la favola del Natale con il re e la regina degli Elfi - è stata naturalmente tenuta a battesimo da «Le Torte di Giada». Un successone. «Doveva vedere i bimbi: incantati», coinvolti da giovani con le sembianze di Biancaneve e Campanellino in giochi di squadra - alcuni dei quali sconosciuti ai bimbi di oggi, come «campana» o «1, 2, 3... Stella!» - o lavoretti con la pasta di zucchero. Peculiarità del gruppo, sottolinea Rosy, «non è tanto, o non è solo, la capacità di mettere a proprio agio i bambini, o di ricreare abiti e trucchi pressoché perfetti. A colpire è il grado di immedesimazione del personaggio», tanto che gli «attori» non vengono scelti a caso, «ma si cercano ragazzi e ragazze che, caratterialmente, assomiglino al personaggio da incarnare». Dopo le prime esibizioni, la ruota ha iniziato a girare. «Ora i miei "nipoti" vengono chiamati per compleanni, feste private e da qualche fine settimana si esibiscono in centri commerciali, con cui hanno già un accordo per tutte le domeniche di dicembre». Il gruppo - una decina di ragazzi - non ha ancora un nome. «Ne stiamo cercando uno che sia al contempo originale e poetico». Disneyano, in una parola.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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