Storie

HIDDEN KINGDOMS – MICROMONDI… GRANDI STORIE

Regia: vari. Genere: documentario di storia naturale. Distribuzione: Dnc.
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Regia: vari
Con: 
Genere: documentario di storia naturale
Distribuzione: Dnc 

hidden.jpgRicordate “Microcosmos - Il popolo dell'erba”, il documentario del 1996 di Claude Nuridsany e Marie Pérennou che mostrava la vita dei piccoli animali, insetti e altri invertebrati, che popolano prati ed orti? Si pone sulla stessa linea, ma più in grande, ossia uscendo dal giardino di casa, la pregevole serie di documentari prodotti dalla Natural history unit della Bbc, marchio già di per sé simbolo di qualità, e realizzati con fotocamere “ultra high-screen” includendo scene in slow motion a 1.500 fotogrammi al secondo, “Hidden kingdoms” (Regni nascosti). Filmati ora reperibili nel cofanetto di due dvd “Hidden Kingdoms – Micromondi… Grandi storie” della Dnc che portano lo spettatore in un mondo in miniatura unico e inesplorato, immergendolo nella vita ricca di azione degli animali più piccoli, che popolano sei dei paesaggi più iconici del pianeta: le aperte pianure della savana africana, il deserto dell'Arizona, le foreste del Borneo, i boschi del Nord America e le giungle urbane di Rio e Tokyo. hidden3.jpgUn documentario spettacolare e per molti innovativo (lo è di sicuro nella scelta dei “paesaggi”) che ribalta la normale prospettiva e permette di osservare la realtà animale che sta sotto ai nostri piedi, una sorta di fascinoso e naturalistico viaggio di Gulliver. Da notare che il cofanetto per i suoi contenuti e soprattutto per lo spirito con cui il mondo animale è mostrato serve anche a sostenere il “Programma Africa” del WWF. Trasmesso lo scorso novembre su Sky nella versione in 3D (per ora indisponibile in Italia, ma non non è detto che la Dnc non possa distribuirla in futuro), è suddiviso in tre episodi: “Sotto lo stesso cielo”, “Foreste segrete” e “Giungle metropolitane”, ciascuno della durata di circa 50 minuti, che illustrano le vicissitudini di piccole creature che riescono a sopravvivere in un mondo che per loro è di giganti, in sei diversi habitat. Non si parla di animali qualsiasi, ma di razze di piccola taglia e insetti, costretti a sopravvivere a predatori (lucertoloni, falchi, gufi, corvi) e a convivere con fenomeni che per noi e per gli animali più grandi sono del tutto trascurabili, ma che per loro rappresentano catastrofi (tali possono essere le feci che cadono da un elefante o un temporale che si muta in tsunami) o grandi imprese. In Giungle metropolitane, per esempio, una piccolissima scimmia marmosetta si perde a Rio de Janeiro, mentre uno scarabeo rinoceronte cerca di sopravvivere nella frenetica e piena di luci al neon Tokyo. “Sotto lo stesso cielo” si sposta nel deserto dell'Arizona e nella savana africana per mostrare le vicissitudini di due diversi tipi di topini alle prese con avversari più grandi e pericolosi; in “Foreste segrete” vediamo invece uno scoiattolino delle foreste del Nord America alle prese con un rivale e un piccolo mammifero arboricolo contendere il suo cibo a molti altri abitanti dell’affollata foresta pluviale del Borneo. Coinvolgenti e narrati da una voce fuori campo l'affollata giungla malese, la tupaia. ; di uno scarabeo rinoceronte, i tre documentari richiamano lo stile Disney dei film naturalistici degli Anni 50, piacevole, prive di efferatezze e uccisioni e quindi molti adatti pure ai più piccini,

 

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