FeralpiSalò, da Vecchi a Zaffaroni la media punti è peggiorata
È cambiato il pilota, ma la macchina è la stessa e non riesce proprio ad ingranare. Con l’avvicendamento in panchina alla FeralpiSalò non c’è stato ancora un cambio di passo; anzi, la squadra ha addirittura rallentato e viaggia ad una media punti più bassa. Questo è ciò che è certificato da numeri e statistiche.
La prima stagione in B del club di Giuseppe Pasini si sta rivelando molto più difficile del previsto. Ci si avvia verso il giro di boa del campionato (15 partite disputate su 38) e la situazione in classifica è sempre più preoccupante: squadra all’ultimo posto in classifica con 7 punti, a sei lunghezze dai play out (l’Ascoli è a 13) e a -9 dalla salvezza diretta (Samp, Lecco e Reggiana a 16).
La situazione con Vecchi
Peggio di come l’aveva lasciata Stefano Vecchi: l’artefice della promozione in cadetteria è stato infatti esonerato dopo dieci giornate. In quel momento i leoni del Garda si trovavano in penultima posizione con 5 punti, davanti al Lecco (1 solo punto racimolato, ma con tre gare ancora da recuperare). I play out erano distanti solamente una lunghezza (Spezia e Ternana a quota 6), mentre la salvezza era a +6 (Bari e Reggiana erano a 11).
In dieci match la FeralpiSalò era stata protagonista di risultati altalenanti dopo un avvio da incubo (quattro sconfitte consecutive, contro Parma, Südtirol, Ascoli e Palermo, subendo 10 reti e non segnandone nemmeno una). Poi però era stata in grado di pareggiare con il Modena (1-1), vincere con il Lecco (2-1, l’unico successo stagionale) e perdere di misura con Pisa (0-1) e Spezia (1-2). Il 6 ottobre, nel derby con il Brescia, la prestazione più bella, con una gara dominata per un’ora, ma pareggiata in extremis dalle rondinelle (Moncini al 46’ st) dopo il vantaggio di La Mantia (12’ pt). La netta sconfitta di Catanzaro (3-0) maturata nella ripresa è però poi costata il posto a Vecchi, che è stato esonerato.
E con Zaffaroni
Al suo posto Marco Zaffaroni, sconfitto subito nettamente all’esordio (3-0 con la Reggiana, ma il nuovo tecnico aveva potuto lavorare con la squadra solamente tre giorni). Nelle successive due gare sono arrivati segnali positivi (1-1 con il Cosenza e 3-3 con il Bari), ma poi si è aperta una nuova striscia negativa, con la sconfitta immeritata di Como (2-1 di Gabrielloni al 93’) ed il giusto ko con il Cittadella (0-1 e prestazione in chiaroscuro). Media punti di 0.4, che è più bassa rispetto allo 0.5 di Vecchi.
È cambiato qualcosa solo a livello di gol realizzati, che sono gli stessi (5), ma nella metà delle partite (5 invece che 10). Troppo poco però per sperare di cambiare una situazione che pare drammatica, anche perché dietro si continuano a subire gol a grappoli. E la media, in questo senso, è impietosa (era 1.9 con l’ex tecnico dell’Inter; è 2 con Zaffaroni). Ed è proprio lì dietro che bisogna cercare di intervenire, in qualche maniera.
Nessuno dei due tecnici è riuscito a trovare una soluzione, ma evidentemente sono state fatte delle valutazioni sbagliate. È vero, le assenze dietro hanno pesato molto (Camporese è appena rientrato e hanno avuto problemi anche Ceppitelli, Bacchetti e Pilati), ma non è cercando gli alibi che si raggiunge la salvezza. L’impresa di evitare la retrocessione pare impossibile, ma bisogna crederci fino alla fine. Zaffaroni deve però trovare il modo di dare quella svolta che non può più attendere. Intanto a proposito di allenatori, il Südtirol ha esonerato Pierpaolo Bisoli: promosso in tecnico Primavera Federico Valente.
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