Bassa

Legionella, acqua assolta, ma in otto Comuni restano le cautele

Dopo le analisi sull’acqua potabile, ora tocca alle emissioni industriali
Ci vorranno alcuni mesi per conoscere i risultati della analisi in corso - Foto di repertorio
Ci vorranno alcuni mesi per conoscere i risultati della analisi in corso - Foto di repertorio
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Mentre si va verso l’«assoluzione» degli acquedotti, e si registra un calo della curva epidemica, in otto Comuni della Bassa restano valide le indicazioni precauzionali diffuse dall’Ats attraverso i sindaci. Ed aumenta il raggio d’azione delle indagini per identificare l’origine del batterio della legionella che ha fatto ammalare 250 persone. 

Acqua «assolta». «Abbiamo effettuato prelievi sulla rete della distribuzione dell’acqua - spiega Carmelo Scarcella, direttore generale Ats Brescia - e lunedì avremo gli esiti definitivi, ma l’acqua potabile difficilmente è il vettore di questo agente patogeno. Per questo, non stiamo tralasciando nulla, certi che si tratti di un evento ambientale, legato a vapori misti aria e acqua che possono migrare sul territorio. Dopo gli acquedotti, siamo passati al campionamento del fiume Chiese che è comune ai luoghi con il maggior numero di casi, stiamo raccogliendo elementi sulle derivazioni irrigue del fiume e sistemi di irrigazione usati in quell’area. Ancora - continua il direttore generale - stiamo analizzando i reflui industriali che arrivano al fiume, gli impianti di abbattimento dei fumi e le torri di raffreddamento delle aziende. Ieri l'altro abbiamo fatto prelievi su due torri, ieri su altre due». 

Le risposte? «Non è un lavoro breve: serviranno alcuni mesi per tutti i risultati, ben al di là dei tempi di guarigione dei pazienti che speriamo siano contenuti in un paio di settimane».

Intanto, fino a lunedì restano «in vigore» i suggerimenti precauzionali nei Comuni con il maggior numero di casi di polmonite causata dal virus della legionella, che sono Carpenedolo, Calvisano, Montichiari, Ghedi, Acquafredda, Remedello, Isorella e Visano. «Negli altri - è la posizione di Ats - non è necessaria alcuna misura preventiva». 

 

 

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