Storie

DOPPIO TAGLIO

Regia: Richard Marquand
AA

 
Regia: Richard Marquand
Con: Glenn Close, Jeff Bridges, Peter Coyote, Robert Loggia, Lance Henriksen
Genere: giallo
Distribuzione: Cecchi Gori

doppio.jpgÈ del 1985 questo giallo ora recuperato per il mercato home video da Cecchi Gori e che ottenne ottimi risultati al botteghino e fece più volte la sua riapparizione in tv quando Glenn Close era sulla cresta dell’onda. Non un film d’autore, ma un buon prodotto di consumo con bravi attori (la Close soprattutto, mentre Jeff Bridges per alcuni è perfetto mentre per altri è un po’ legnoso; tot capita…) con un bel colpo di scena nel finale (ma c’è stato e ci sarà ovviamente chi afferma di averlo intuito) e una sceneggiatura superiore alla media a livello di trama che ricicla bene il tema hitchockiano dell’innamoramento tra sospettato e difensore, opera di Joe Eszterhas, scrittore di cinema all’epoca non particolarmente considerato, ma che lo sarebbe divenuto (oltre a diventare milionario e strapagato) grazie allo script di “Basic instinct” del 1992, film che ha fatto moda, tendenza e la fortuna di un’attrice che si chiamava Sharon Stone e che sino ad allora aveva avuto ruoli minori (come quello della moglie di Arnold Schwarzenegger in “Atto di forza – Total recall”). Se un difetto però si vuole trovare in “Doppio taglio” è che a parte il personaggio della Close, gli altri sono un po’ di maniera, sacrificati all’intreccio a scatole cinesi e ad effetto. Si parte con efferato omicidio, un terribile omicidio: quello della ricca signora Page Forrester, che viene seviziata e accoltellata nel suo letto da uno sconosciuto mascherato, che subito dopo di lei uccide la cameriera.

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La donna era miliardaria, moglie di Jack Forrester (Jeff Bridges), editore di successo di un giornale cui affida le sue ambizioni politiche e le cui fortune erano appunto legate alla consorte, che teneva i cordoni della borsa e senza la quale il giornale sarebbe andato in rovina. Il modus operandi dell’assassino rimanda a quello di un serial killer ricercato dalla polizia, ma il procuratore Krasny (Peter Coyote), che con Forrester ha un conto in sospeso per esser stato in passato attaccato dal suo giornale di Forrester, non crede a ciò che sembra evidente e sospetta immediatamente dell’editore, convinto che sua moglie volesse divorziare lasciarlo a causa delle sue infedeltà. Ad accettare di difendere l’imputato in quella che sembra una causa molto difficile, se non addirittura persa in partenza, è l'avvocatessa Barnes (Glenn Close), in crisi di coscienza per un caso a cui ha partecipato come accusatore e che non solo ritiene l’editore innocente e vittima di un intrigo, ma finisce addirittura per innamorarsene. Ma ammesso che lei abbia ragione, come farà a scagionarlo? E se riuscisse a confutare prove apparentemente ineccepibili, che farà poi? Stop alla trame e il piacere di scoprirlo lasciato allo spettatore. Nessun extra nel dvd

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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