DIRTY DANCING 2

Regia: Guy Ferland
Con: Romola Garai, Sela Ward, Jonathan Jackson, Patrick Swayze
Genere: romantico
Distribuzione: Mustang
È stata una furbata del produttore dare un seguito (si fa per dire) a distanza di 17 anni al musical cult del 1987 di Emile Ardolino con Patrick Swayze, che qui torna in un ruolo minore (il cameo di un maestro di danza) e Jennifer Gray che è entrato nel cuore degli adolescenti di allora e che parte della critica ha bollato di romanticume sensuale e futile senza notare il sottofondo sull’ultima estate degli Usa prima della “perdita dell’innocenza”, ossia l’assassinio del presidente Kennedy. Un tentativo di storicizzazione, che resta sostanzialmente marginale pur se lo sfondo politico c’è e più in primo piano, c’è anche in questo sequel con alcune varianti, minor sensualità e una colonna sonora di musica latina tradizionale contaminata con ritmi più moderni, come fa capire la seconda parte del titolo eliminata dalla distribuzione italiana: “Havana nights”. È a L’Avana, nella Cuba del 1958 in cui la tirannia del presidente Batista sta per essere cancellata dal movimento rivoluzionario di Fidel Castro, che si trasferisce la ricca famiglia di Katey (Romola Garai), giovane che ai ricchi e viziati coetanei Usa preferisce la compagnia del cameriere Javier, il cui padre "libero pensatore" è stato ucciso dai soldati del dittatore e fatica a guadagnarsi di che vivere. Sarà lui a farle conoscere la parte povera della città con i locali dove i giovani si incontrano per ballare e sarà lui ad insegnarle la danza per prendere parte alla prestigiosa gara annuale di ballo al casinò The Palace. Come andrà si vedrà e qui il film smette di copiare l’originale e offre svolte abbastanza inattese per il genere. In dvd, senza extra.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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