Storie

DIO ESISTE E VIVE A BRUXELLES

Regia: Jaco Van Dormael
AA

Regia: Jaco Van Dormael 
Con: Benoît Poelvoorde, Yolande Moreau, Catherine Deneuve, Pili Groyne, Laura Verlinden, Johan Leysen, Viviane de Muynck
Genere: commedia
Distribuzione: Koch media

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Un film molto originale, ma da sconsigliare a chi si offende quando oggetto di ironia e dissacrazione sono la fede e la religione. In questo caso cristiana. Fortunatamente per l’autore, il belga Jaco Van Dormael, perché se al posto di Dio ci fosse stato Allah lui sarebbe già finito nella vendetta omicida degli integralisti islamici come è successo con il regista olandese Theo Van Gogh per il suo film “Submission” e i redattori di Charlie  Hebdo. Che sia dissacrante, oltre che corrosivo, stravagante e bizzarro mix di surreale e perfidia questo film, ora disponibile in dvd e in blu ray, è indubbio e la provocazione è insita sin dalla frase che lo apre: “Dio si annoiava, per questo creò Bruxelles". Ma è un dio tutto particolare quello immaginato da Van Dormael e a cui da concretezza scostante e odiosità l’attore Benoît Poelvoorde: è un misantropo che odia l’intera umanità pur se l’ha creata (ma prima ci aveva provato con gli animali, sempre trovando qualcosa che non gli andava…), è iracondo, malvagio, sadico, dispettoso. È stato lui a creare quelle poi note come “Leggi di Murphy” tipo “"una fetta di pane e marmellata cadrà sempre dalla parte della marmellata e se non è così la marmellata è stata spalmata sul lato sbagliato" oppure "quando un corpo s'immerge in una vasca da bagno è certo che suonerà il telefono". Un dio che vive rinchiuso in un trilocale squalliduccio, gira per casa in vestaglia, canottiera e sandali su calzini bianchi per poi rinchiudersi nel suo studio tutto schedari sulle pareti e usando il computer con per provocare incidenti alla sua creazione: un dio che beve birra e fuma come un turco cui piace creare conflitti e  far del male al prossimo, ma anche ai familiari: maltratta la moglie, che non osa neppure parlargli, svagata e impaurita e che come unici interesse ha le pulizie domestiche e il baseball, con tanto di collezione di figurine di giocatori; prende a cinghiate la figlia Ea (Pili Groyne), ragazzina di 10 anni capace di piccoli miracoli che parla di nascosto con il fratello J.C. presente solo in effigie e allontanatosi da casa circa 2000 anni prima.

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Attenzione, però è proprio Ea al centro e il motore del film: dopo l’ennesima punizione ingiustamente patita, entra nell’inviolabile studio paterno, prende il computer e manda Sms a tutti gli esseri umani tramite sms informando ciascuno della data della sua morte, quindi cambia password rendendo il genitore completamente impotente e, su suggerimento del fratello, scopre come scappare di casa e va alla ricerca di sei nuovi apostoli che l'aiutino a scrivere "Le tout nouveau testament" ("Il tutto nuovo testamento" è infatti il titolo originale del film) per poi essere inseguita dal padre, che vaga affamato e si ritroverà relegato in… Le idee nel film sono tante e non sempre ben sfruttate, Van Dormael con spirito citazionistico alla Marco Ferreri e alla Nagisa Oshima di “Max amore mio” mostra persino Catherine Deneuve innamorata di un gorilla e con la sua commedia folle, freak e sconclusionata e le bislacche invenzioni fa a tratti anche ridere, mantenendosi al di sotto del blasfemo per eccesso di eccessi, ma tra fumosità e piglio naif resta a livello di curiosità e non graffia come avrebbe presumibilmente voluto (sennò perché fare un film del genere?). Sia il dvd che il blu ray contengono i seguenti extra: il doppiaggio del rapper Frankie hi-nrg mc nel ruolo di J.C. (3 minuti); la presentazione a Bologna e Roma (4 minuti), interviste  a Benoit Poelvoorde, Jaco Van Dormael, alle due attrici e agli attori chiamati a impersonare i nuovi 6 apostoli (37 minuti).

 

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