DEMOLITION - AMARE E VIVERE

Regia: Jean-Marc Vallée
Con: Jake Gyllenhaal, Naomi Watts, Chris Cooper, Judah Lewis, Heather Lind, Polly Draper, Wass Stevens, Hani Avital, Tom Kemp, Lytle Harper, Stephen Badalamenti, George J. Vezina
Genere: drammatico/romantico
Distribuzione: Good film/CG Entertainment
È stato è presentato al Toronto international film festival 2015 e ha vinto il Premio del Pubblico al South by Southwest film festival 2016 questo film del canadese Jean Marc Vallée, nel 2013 regista di “Dallas Buyers Club”, premiato con tre Oscar tra cui quelli per il protagonista Matthew McConaughey e il non protagonista Jared Leto, e nel 2014 di “Wild” con Reese Witherspoon che per superare i traumi della morte della madre, della tossicodipendenza e del divorzio dal marito percorre da sola e a piedi i 1.600 chilometri del Pacific Crest Trail. E anche questa sua nuova pellicola, al contrario di quello che fa presupporre il titolo originale Usa (il sottotitolo italiano è superfluo), affronta il tema della ricostruzione di un individuo. Con un incipit e un tema in cui i frequentatori di cinema possono trovare qualche lontano parallelismo con “Insonnia d’amore”, in cui la conduttrice tv Meg Ryan resta colpita dalla telefonata del figlio di Ton Hanks che rivela come suo padre sia caduto in una profonda crisi dopo la morte della moglie, o “Le parole che non ti ho detto” in cui la giornalista Robin Wright cerca l’uomo, ossia Kevin Costner, che ha scritto e messo in una bottiglia affidata alle onde in cui dichiara il suo amore alla moglie morta. Anche qui c’è un lutto ed è quello che ha colpito il 35enne bancario di successo David (Jake Gyllenhaal): la moglie è deceduta per un grave trauma cranico dovuto a un devastante tamponamento da cui lui è uscito illeso. Lutto dal quale, nonostante le continue pressioni del ricco suocero (Chris Cooper), che lo ritiene una delle punte di diamante della sua società di intermediazione mobiliare, non sa riprendersi; è un dolore devastante, inaccettabile, sia al marito che ai genitori della donna e la perdita anziché unire nel dolore, crea ulteriori rotture all'interno di un clima fino a quel momento sereno, il rapporto tra i due uomini si frantuma e dentro di sé David sente l’esigenza “fisica” di demolire, a suon di martellate, ogni precedente indizio di vita coniugale. L’ansia che lo ha colto lo porta pure a scrivere una lettera di reclamo a una società di distributori automatici perché quello che aveva utilizzato in ospedale la sera fatale gli aveva preso il denaro senza dargli un dolcetto in contraccambio.
Inizia così una fitta corrispondenza con Karen (Naomi Watts), la responsabile del servizio clienti della ditta che a sua volta è una ragazza madre con difficoltà finanziarie e con un figlio 15enne, Phil (Judah Lewis), che le dà non pochi problemi. I due non si conoscono, ma lo scambio di missive li avvicina prima mentalmente e poi anche fisicamente, entrambi hanno bisogno di una rinascita e tra di loro potrebbe nascere un legame profondo destinato a divenire salvifico per entrambi tanto più che Phil ha profondi effetti su David che gli insegna, ma ne riceve persino insegnamenti. E forse la demolizione da fare non era fisica, distruggere gli oggetti che fanno ricordare, lasciare una casa stupenda, enorme, avveniristica, ma asettica, impersonale, fredda, preferendole di gran lunga la dimora semplice, piccola e arredata alla meglio, della nuova amica Karen, ricostruire l’esistenza dentro di sé. Non è pari agli altri film del regista, questo melodramma psicologico che si perde talora nei cliché, ma ha la sua capacità di coinvolgere e di far riflettere sulla forza che nelle disgrazie si deve trovare dentro di sé e dall’aiuto che gli altri, magari in modo inaspettato, possono fornire. Con la direzione della fotografia di Yves Bélanger, le scenografie di John Paino, i costumi di Leah Katznelson e le musiche di Susan Jacobs, “Demolition” celebra l'amore e la capacità di reinventarsi la vita facendo affidamento anche su attori efficaci (meglio il convincente Gyllenhaal di una Naomi Watts a tratti di maniera) e , il migliore dei quali, nel ruolo dell’adolescente turbolento, è però il più giovane, il 15enne Judah Lewis che negli Usa alcuni hanno definito il futuro Leonardo DiCaprio. In dvd e nel più qualitativo blu ray ad alta definizione con il trailer per extra
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