Storie

DELIRIOUS - IL BARATRO DELLA FOLLIA

Regia: Freddie Francis Con: Joan Collins, Jack Hawkins, Donald Pleasence, Donald Houston, Kim Novak Genere: horror Distribuzione: Sinister film
AA

Regia: Freddie Francis
Con: Joan Collins, Jack Hawkins, Donald Pleasence, Donald Houston, Kim Novak  
Genere: horror
Distribuzione: Sinister film
Quattro storie all’insegna della follia compongono questo film del 1973 della britannica Amicus, casa di produzione specializzata in pellicole ad episodi, ora recuperato in dvd con l’aggiunta delle (poche) scene a suo tempo tagliate dalla distribuzione italiane e reintegrate in lingua originale sottotitolata. Un film piccolo, ma con un cast interessante che recupera due attrici dalla fama scemante come Joan Collins e Kim Novak (chiamata a sostituire Rita Hayworth, cui la parte era destinata) e schiera tra gli altri Donald Pleasence, per lunghi anni attore-must per le produzioni horror, e un regista di buona mano come Freddie Francis che nel 1965 con il pregevole “Le cinque chiavi del terrore” aveva inaugurato l’Amicus ed i suoi film a episodi. A far da cornice è la visita che lo psichiatra Jack Hawkins compie nella casa per malati mentali del collega Pleasence, il quale gli illustra quattro sanguinosi casi alla fine di ognuno dei quali lascia il dubbio che di pazzia non si possa trattare. Nel primo, un bambino si consola dei genitori perennemente litigiosi confidandosi con una bestia immaginaria che afferma essere una tigre. Nel secondo, un antiquario trova fra gli oggetti lasciategli in eredità da una zia defunta un biciclo (una delle biciclette a ruota anteriore alta) che può portarlo indietro nel tempo, ma con esiti devastanti. Nel terzo, un uomo porta a casa un vecchio albero nel quale vede fattezze femminili e cui si affeziona più della moglie (la Collins) che si fa inutilmente sexy per lui e diventa gelosa della pianta. Nel quarto, la seducente e disponibile agente letterario Kim Novak si infatua di uno scrittore di successo il quale però mira alla di lei figlia e non per i motivi che si potrebbero facilmente immaginare. Quattro pazzi. O forse cinque, visto che finisce per essere trattato come tale anche Pleasence, fatto rinchiudere dal collega che lo ritiene matto. Ma è davvero matto? A parte l’episodio del monociclo, gli altri tre si possono definire barzellette all’insegna dell’humour macabro. Carino.

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