Da Chiari al Salone del Libro, la mappa letteraria per scoprire l’Italia

C’è uno spirito delle città difficile da intrappolare in una guida turistica. È un magma sotterraneo composto dalle storie passate e presenti, dalle atmosfere e dalle tradizioni di un luogo, che non trova spazio di solito nelle pagine dedicate a itinerari, monumenti, consigli su dove uscire a cena. Ma che scrittori e scrittrici nativi di un posto, o a esso legati, raccontano da sempre nei loro libri, restituendo ai lettori questo volto nascosto come solo la letteratura sa fare, e offrendo un punto di partenza diverso per esplorare il mondo. Così si scopre Venezia attraverso gli occhi di un Tiziano Scarpa bambino («Venezia è un pesce»), ci si immerge nelle pieghe grottesche de «La pelle» di Curzio Malaparte per conoscere Napoli, la Torino post-industriale si svela nella trama de «I giorni dell’abbandono» di Elena Ferrante.
Scoprire un luogo attraverso i libri è l’essenza della Mappa Letteraria, un progetto ideato un anno fa dall’associazione L’Impronta, Rassegna della Microeditoria di Chiari e dal Centro per il libro e la lettura del ministero della Cultura, e che dopodomani, sabato 11 maggio, sarà al centro di un evento al Salone del Libro di Torino (ore 18, padiglione Oval). Ne parleranno Piero Dorfles, storico e critico letterario, Giovanni Capecchi, docente all’Università per Stranieri di Perugia, e Daniela Mena, coordinatrice del progetto. «In un anno ne abbiamo fatta di strada: oggi sulla mappa ci sono tremila titoli, grazie alla collaborazione delle biblioteche coinvolte tramite l’Associazione nazionale comuni italiani e grazie ai singoli cittadini, che propongono nuovi titoli o recensiscono quelli già presenti», dice Mena.
Funziona così: entrando nel sito si può esplorare la mappa interattiva dell’Italia cercando per autore, per luogo ma anche per genere letterario, anno e percorsi di lettura, o semplicemente cliccando su un marcatore per scoprire i libri connessi a un luogo. «L’idea è nata quando ho fatto un viaggio in Salento e volevo leggere un libro ambientato lì per iniziare a immergermi nel territorio – racconta la coordinatrice –. All’epoca avevo scelto "L’ora di tutti" di Maria Corti. Poi ho pensato che si potesse estendere a tutto il paese». Oggi la provincia più rappresentata con 722 titoli è Genova, Capitale del Libro uscente con cui la Mappa ha collaborato per tutto il 2023; seguono Milano (368) e Brescia (328). «Crediamo sia un modo per ridare valore anche a luoghi vicini a noi ma che magari non abbiamo mai guardato con certi occhi», prosegue Mena. Un esempio per quanto riguarda la nostra città è «Il Brigadiere del Carmine» di Enrico Mirani, scrittore e giornalista di questo quotidiano, a cui sarà dedicato parte dell’evento al Salone insieme a «La donna della domenica» di Fruttero&Lucentini.
La Mappa Letteraria è un progetto in evoluzione. «Il prossimo step – anticipa Mena – è uscire dai confini dell’Italia e mappare i libri italiani nel mondo. È una sfida ambiziosa». Si sta inoltre lavorando a una app in collaborazione con la Rete bibliotecaria bresciana e cremonese, nell’ottica di coinvolgere sempre di più i ragazzi e le scuole dopo gli esperimenti riusciti a Roccafranca e a Chiari.
E poi? Dal Salone del Libro e ritorno: «Ci rivediamo alla Microeditoria, con le prossime novità».
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