CRIMSON PEAK

Regia: Guillermo Del Toro
Con: Mia Wasikowska, Jessica Chastain, Tom Hiddleston, Charlie Hunnam, Jim Beaver, Kimberly-Sue Murray
Genere: horror/fantastico
Distribuzione: Universal
Dopo aver omaggiato con “Pacific rim” i “robottoni” e i mostri distruggicittà dei cartoni animati giapponesi, il messicano Guillermo Del Toro, con “Crimson Peak”, è tornato torna all’horror, genere a lui assai congeniale che, oltre che autore dei due “Hellboy” sulla scia di comics alternativi Usa, lo ha visto imporsi all’attenzione del grande pubblico che lo ha eletto maestro del cinema fantastico con l’accoppiata di conturbanti pellicole ambientate ai tempi della guerra civile spagnola “La spina del diavolo” e l’ancor migliore e pluripremiata nel mondo anche con 3 Oscar “Il labirinto del fauno”. Stavolta però non ha mescolato fantasia e crudeltà della Storia, velato con il fantastico i lati oscuri dell’animo umano, ma ha voluto creare un gotico alla Poe di “Casa Usher” dal taglio classico, ricco e sontuosamente fotografato con il quale rendere omaggio a Mario Bava, Roger Corman e altri maestri, compreso l’Hitchcock di “Rebecca, la prima moglie” affidandosi ad un trio di ottimi interpreti: Mia Wasikowska, Tom Hiddleston e Jessica Chastain. In particolare, la Wasikowska è attrice con trascorsi letterari, essendo già stata l’Alice di Carroll per Tom Burton, la Jane Eyre nella trasposizione di Cary Fukunaga del romanzo della Brontë e sarà nuovamente Alice attraverso lo specchio, quindi Madame Bovary di Flaubert per il film non ancora distribuito di Sophie Barthes. Fragile di aspetto, ma non dentro, Edith (la Wasikowska), parte da quando era bambina nella New York di fine ‘800 ai funerali della madre morta di colera che poi si vede tornare fantasma ad ammonirla – ma solo anni dopo capirà cosa volesse dire - a stare lontana da Crimson Peak. La bimba cresce, il padre è un magnate delle ferrovie e lei una futura ereditiera con ambizioni di scrittrice (non alla Jane Austen, ma alla Mary Shelley, quella di “Frankenstein”) e l’incapacità di innamorarsi almeno finché non incontra il baronetto inglese Thomas (un Tom Hiddleston fascinoso e ambiguo), giunto con la sorella Lucille (una Jessica Chastain subdola e inquietante) in cerca di finanziamenti. Amore cui il genitore di oppone dubitando dello spasimante, sotto i cui modi affabili intuisce ci sia qualcosa di losco tanto da ricorrere ad un detective privato per tentare di far luce sul passato dei due fratelli.
Precauzione che non servirà perché perirà tragicamente ed Edith si trasferendosi nella dimora inglese del marito, avita e fatiscente che sorge su una cava di argilla rossastra e che sta lentamente sprofondando in essa. Una casa un tempo lussuosa e ora fatiscente, con un buco nel soffitto da cui cade la neve, rumori e scricchiolii delle tubature che sembrano vene in cui scorre un liquido rosso pastoso come sangue, stanze abbandonate, una sensazione di gelida inquietudine che si cela ovunque. E sarà lì che Edith tornerà a vedere i fantasmi. Ma per farle del male, o per salvarla, e da che cosa? E che sono queste presenze sempre rossastre ed evanescenti? Sono davvero loro i mostri e quali turpi misteri cela Crimson Peak? Perché Edith comincia ad avvertire problemi di salute, a tossire sangue e deve ricorrere ad un medico, il dottor Alan McMichael (Charlie Hunnam) che comincia a sospettare qualcuno stia cercando di ucciderla, di aggiungere pure lei alle precedenti mogli di Thomas? È molto studiata formalmente e visivamente l’impaginazione del film che coniuga elementi del thriller, del fantastico e dell'horror, ammirevole per la scenografia, i costumi, gli effetti e gli stimoli visivi, ma che anche in quella che dovrebbe essere una trovata ribaltante non riserva sorprese se non a chi non ha mai avuto frequentazioni con la narrativa e il cinema gotici. Del Toro ha il merito di tenere con bravura in mano attori e storia, peccato però che nel finale, lasci le atmosfere conturbanti per piombare nel grand guignol (anche un po’ assurdo, vedi che accade al medico), dove il rosso sulla bianca neve non è più quello dell’argilla, ma del sangue. Pur se non all’altezza delle miglior prove del messicano il merita considerazione e non fa rimpiangere la visione. Disponibile in dvd con le scene tagliate quale unico extra; chi ne ha la possibilità dovrebbe però gustarlo nell’edizione blu ray che alla maggior qualità audio e video aggiunge anche in esclusiva i seguenti contenuti speciali: Luci e ombre di Crimson Peak; Un gotico cucito su misura; Mi ricordo di Crimson Peak; scene eliminate; Introduzione al romanzo gotico; la casa, un essere vivente; Attenti a Crimson Peak; I Fantasmi di Crimson; Commento del cosceneggiatore e regista Del Toro.
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