Servono bombole d'ossigeno: l'appello a dentisti e veterinari

Con l'emergenza coronavirus è aumentata la richiesta di ossigeno, ma mancano i contenitori
Bombole ossigeno - © www.giornaledibrescia.it
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Come se non bastassero la carenza di personale, di mascherine, di posti di terapia intensiva, la conta dei deceduti e i tempi crematori troppo pieni per poter sopperire alla richiesta, c'è un'emergenza nell'emergenza, quella dell'ossigeno. Non solo per il trasporto e la distribuzione, per i quali forze dell'ordine e Vigili del fuoco hanno dato la disponibilità, ma anche per l'erogazione e il numero di contenitori.

Nell’attesa che nel sistema arrivino grandi quantità di bombole Federfarma Brescia chiede la collaborazione degli studi odontoiatrici (oggi non in attività), dei veterinari e dei cittadini che ne abbiano a casa e non ne hanno più bisogno.

L’Ats di Brescia sta già contattando i veterinari e gli odontoiatri, ora tocca ai cittadini.

Complessa anche la logistica e l’organizzazione: Federfarma Brescia e la Protezione civile, tramite il Comune di Brescia, si occupano del prelievo fisico delle bombole negli studi odontoiatrici e dei veterinari, che avranno segnalato la disponibilità ai rispettivi riferimenti.

I contenitori saranno portati in un punto unico di raccolta in città: la ditta Eredi Bonomi Mario provvederà a smistare in base al produttore e si occuperà del riempimento. Una volta pronte le bombole di ossigeno verranno distribuite sul territorio alle farmacie in base alle richieste e quindi consegnate ai pazienti. A emergenza finita la bombola sarà restituita allo studio ricaricata a spese di Federfarma Brescia.

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