Dati shock: a marzo decessi quadruplicati rispetto al 2019

Le anagrafi bresciane svelano le cifre reali dell’emergenza: i morti ufficiali per Covid si fermano a un terzo
Manifesti funebri a Coccaglio - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
Manifesti funebri a Coccaglio - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
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Le anagrafi dei Comuni svelano il sommerso dell’iceberg. Un’ecatombe ben più drammatica di quanto fotografato dai numeri ufficiali. A marzo, in provincia di Brescia, i decessi sono infatti quadruplicati rispetto allo scorso anno. Ma quale sia stato l’impatto del coronavirus non è del tutto chiaro. Secondo i dati ufficiali solo un terzo di quei morti è ascrivibile a Covid-19.

Il Giornale di Brescia ha chiesto alle anagrafi comunali il numero reale dei decessi di marzo di quest’anno e del marzo del 2019. Numeri raffrontati con la media Istat di mortalità del triennio passato. Alle 17 di ieri abbiamo raccolto i dati di 84 Comuni bresciani (l’aggiornamento proseguirà anche nei prossimi giorni): comunità che in tutto rappresentano 431mila abitanti, un terzo del totale provinciale.

Quel che emerge non è solo l’esplosione dei decessi in questo maledetto marzo. Ma anche la distanza abissale tra i morti ufficiali causati dal virus e il totale registrato dai Comuni: le anagrafi degli 84 Comuni presi in esame contano infatti 1.331 morti. Quattro volte rispetto al dato dello scorso anno.

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