Italia e Estero

Coronavirus, l'aggiornamento di Regione Lombardia

L'assessore al Bilancio, Davide Caparini, ha illustrato le misure varate oggi da Regione
L'assessore regionale Giulio Gallera - Foto Ansa/Matteo Corner © www.giornaledibrescia.it
L'assessore regionale Giulio Gallera - Foto Ansa/Matteo Corner © www.giornaledibrescia.it
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Torna come ogni giorno l'appuntamento con gli aggiornamenti di Regione Lombardia sull'emergenza coronavirus. L'assessore al Bilancio, Davide Caparini, ha presentato le misure varate oggi dal governo regionale.

La corsa del contagio sta rallentando, ma la Lombardia resta la regione più colpita d'Italia e, secondo l'Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni italiane dell'Università Cattolica di Roma, l'assenza di nuovi casi si potrà verificare non prima della fine di giugno.

 

 

I numeri:

Tamponi effutati 270.486 (+6331), persone positive 66.971 (+735), ricoveri in terapia intensiva 901 (-21), morti 12.376 (+163), ricoveri non in terapia intensiva 10.138 (-204), dimessi 43.011 (+252).

Province 

Como 2.550 +62, Varese 2.196 +38, Monza e Brianza 4.157 +59, Milano 16.112 +287 (città 6.709 +160), Lodi 2.740 +16, Pavia 3.641 +59, Sondrio 960 +4, Lecco 2080 + 8, Bergamo 10.738 +49, Brescia 12.004 +58, Mantova 2.913 + 8, Cremona 5.491 + 74.

Davide Caparini, assessore al Bilancio: Stiamo vedendo i risultati dell'impegno dei lombardi. I comportamenti individuali sono quelli che ci consentono di controllare la diffusione del virus e sono decisivi nella lotta a questo killer. Ognuno deve continuare a comportarsi come ci hanno invitato a fare le autorità sanitarie, soprattutto nell'ottica della riapertura, che sarà graduale.

Abbiamo messo in campo un piano di investimenti da 3 miliardi di euro che va sulle infrastrutture per far ripartire l'economia. Guardiamo a sanità e comunicazione, tutto ciò che serve per ammodernare la nostra società. Riapertura significa nuovi cantieri.

Serve anche un riconoscimento concreto, economico, per il personale sanitario che ha lavorato nelle settimane dell'emergenza. 82 milioni di euro per il loro lavoro straordinario. Assumeremo chi ha lavorato a tempo determinato in queste settimane.

Stanziamo 10 milioni di euro per le aziende che hanno riconvertito la loro produzione in queste settimane e oggi producono mascherine e tutti i dispositivi per il personale sanitario.

Aiuteremo anche le province e gli enti locali perché possono convertire il denaro in opere, lavoro: si tratta di 400 milioni di euro (di cui 50 per i comuni bresciani), da subito, per comuni e province per opere cantierabili da subito, che devono partire entro il 31 ottobre. In più 130 milioni per gli investimenti strategici.

Gli introiti delle multe comminate a chi non ha rispettato le ordinanze saranno date alle forze dell'ordine che le hanno emesse.

Oggi abbiamo consegnato 300mila mascherine ai lavoratori nei settori della pubblica utilità, per un totale di oltre 8 milioni.

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