Italia e Estero

Coronavirus: Italia verso la «Fase 2», 76mila morti nel mondo

I casi di contagio in flessione fanno sperare il Bel Paese, ma la strada è lunga. Nel resto del mondo, a partire dagli Usa, situazione drammatica
Medici spagnoli a Guadalajara durante un flash mob collettivo in onore del personale sanitario - Foto Epa / Ansa © www.giornaledibrescia.it
Medici spagnoli a Guadalajara durante un flash mob collettivo in onore del personale sanitario - Foto Epa / Ansa © www.giornaledibrescia.it
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La curva del contagio del coronavirus ha iniziato a scendere: 47 giorni dopo il «paziente uno» a Codogno e 17.127 morti, l'Italia sembra vedere uno spiraglio di luce e si avvia verso la «Fase 2» in due step, con la massima cautela ma anche con un po' di ottimismo dopo settimane buie. Il giorno dopo Pasquetta, se i dati si confermeranno, ci potrebbe dunque già essere una qualche minima riapertura delle attività produttive mentre per riprendere a spostarsi e ad uscire di casa, pur tra mille precauzioni «perché il virus non è sconfitto», bisognerà attendere almeno l'inizio di maggio.

«Finalmente - sottolinea il direttore delle malattie infettive dell'Istituto Superiore di Sanità, Giovanni Rezza, commentando i dati - sembra si inizi a vedere una diminuzione di nuovi casi: dopo una fase di plateau, sembra esserci una discesa, la curva tende a flettere in basso. Ma aspettiamo domani o dopodomani prima di tirare un sospiro di sollievo».

IL BRESCIANO

La situazione nel Bresciano appare dunque in linea con quella nazionale. Considerato che la nostra provincia è stata una di quelle più pesantemente colpite, il calo della pressione sulle strutture ospedaliere di fatto viene a confortare il trend che porta verso i prossimi passi nel quadro di un'emergenza che resta tale.

POSSIBILI RIAPERTURE

Tutto ciò non significa certo che da qui ad una settimana l'Italia sarà fuori dall'emergenza. Lo ripetono tutti gli scienziati e lo sa bene il governo che continua a ribadire la linea della massima cautela e della prudenza. Quella che inizia oggi, come dice il commissario Domenico Arcuri, è dunque una «lunga fase di transizione» nella quale sarebbe «imperdonabile» non mantenere le misure adottate finora perché vorrebbe dire rendere inutili i sacrifici fatti dagli italiani. E proprio questa transizione è stata al centro del vertice tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, i ministri e il comitato Tecnico scientifico, anche se non si sono fatte date per le possibili riaperture. Il premier già nelle prossime ore vedrà i rappresentanti delle imprese e dei sindacati, oltre alle Regioni, per decidere come allargare il novero delle attività consentite. Il nuovo Dpcm potrebbe arrivare nella giornata di sabato

I TEST
Già questa settimana, inoltre, dovrebbe esser pronto lo studio sui test sierologici: verrà effettuato su un campione Istat della popolazione di circa 200mila persone per avere quanto più chiara possibile la diffusione del virus nel nostro Paese. Ma, avverte Rezza, i test vanno comunque «presi con cautela» perché ad oggi «non sono del tutto soddisfacenti». 

IL 4 MAGGIO
Ma quando verrà consentito alla popolazione di uscire di casa con regolarità o, ad esempio, andare nei parchi?. Molto probabilmente non prima di maggio. E dovrebbe essere questo il secondo step. Una data possibile potrebbe essere quella del 4, per un motivo specifico: come per Pasqua - quando verranno aumentati i controlli di polizia e alcune Regioni stanno ipotizzando di chiudere intere zone agli ospiti che arrivano da fuori - c'è la necessità di evitare un esodo nei weekend del 25 aprile e del 1 maggio. Ma è anche vero che più passa il tempo e più diventa difficile tenere le persone a casa, come dimostrano i numeri delle denunce, che continuano ad essere elevati: anche ieri oltre 10mila.

NEL MONDO
Mentre l'Italia sembra intravedere un'inversione di tendenza, la situazione in molti altri Paesi occidentali (e non solo) è drammatica: negli Usa sono morte 1.150 persone nelle ultime 24 ore. Record di morti in un giorno nello Stato di New York: 731 e il bilancio sale a 5.498 dalle 4.758 delle 24 ore precedenti. I casi di contagio arrivano a 138.836. E mentre nel mondo si registrano 76mila vittime, aumenta il numero di morti e contagi anche nel Regno Unito, dopo il rallentamento degli ultimi giorni. I decessi toccano il record di 854 casi in più in 24 ore. In Spagna il numero delle vittime sale a 13.798. In Svezia oltre 100 morti in un giorno. Stazionarie le condizioni di Johnson che è in terapia intensiva ma non attaccato alla macchina per respirare. Trump intanto accusa l'Oms di essere «cinocentrica» e di aver sbagliato nel dirgli di tenere i confini aperti con la Cina a inizio pandemia.

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