Coronavirus, calano per la prima volta i positivi in Italia

Per la prima volta dall'inizio dell'emergenza il numero degli attualmente positivi al coronavirus è in calo rispetto al giorno prima. Ad oggi sono complessivamente 108.237 i malati in Italia mentre ieri erano 108.257, dunque 20 in più. Ieri l'aumento era stato di 486 rispetto al giorno precedente. Il dato è stato fornito dalla Protezione civile nella conferenza stampa quotidiana.
Il numero dei contagiati totali in Italia - compresi morti e guariti - è di 181.228, con un incremento rispetto a ieri di 2.256. L'aumento ieri era stato di 3.047.
Prosegue il trend in calo dei ricoveri in terapia intensiva: ad oggi sono 2.573, 62 in meno rispetto a ieri. Di questi, 901 sono in Lombardia, 21 in meno rispetto a ieri. Dei 108.237 malati complessivi, 24.906 sono ricoverati con sintomi, 127 in più rispetto a ieri, e 80.758 sono quelli in isolamento domiciliare.
Le vittime sono salite a 24.114, con un aumento rispetto a ieri di 454. Ieri l'aumento era stato di 433.
48.877 le persone guarite, 1.822 più di ieri. Ieri l'aumento dei guariti era stato di 2.128.
«Su 6 parametri solo uno, i deceduti, non va nella direzione voluta, ma gli epidemiologi ci dicono che sarà l'ultimo a calare - ha spiegato Luca Richeldi, del Comitato tecnico scientifico -; ha varie spiegazioni epidemiologiche, ma deve far riflettere su quanto successo e succede, la battaglia certo non è vinta, è un periodo di relativa tregua nella diffusione del virus, non è momento di abbassare la guardia».
Per chi non può fare l'isolamento nella propria abitazione sono a disposizione oltre 19mila posti, 6.800 dei quali messi a disposizione dello Stato e altri 12.230 in 262 strutture reperite dagli enti locali. Al momento di questi 19mila posti ne sono occupati 4.146.
Dall'inizio dell'emergenza sono oltre 943mila gli italiani che sono stati sottoposti a tampone per il coronavirus. «Combinando tamponi, app e misure di individuazione dei soggetti positivi - ha concluso il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli - pensiamo che si possa mettere in atto un'azione di contrasto più efficace di quello fatto finora».
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