Capanni da caccia, ammessa la manutenzione

L'attività venatoria è sospesa ma la manutenzione è ammessa. Con una novità
Caccia (simbolica)
Caccia (simbolica)
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Nella Fase due è possibile per un cacciatore appassionato eseguire opere di manutenzione al proprio capanno di caccia?

La Prefettura di Brescia è intervenuta in settimana nello specifico della materia delle attività che sono consentite a seguito dell’apertura della Fase 2 dell’emergenza coronavirus ed è stata stata dedicata particolare attenzione agli aspetti relativi al mantenimento e alla cura dei capanni e delle postazioni di appostamento per la caccia sportiva.

«L’interpretazione che viene data dal Ministero è che la caccia è un’attività a confine tra quelle consentite per fini hobbistici e la cura del verde pubblico o privato, nonché per la salvaguardia dell’ambiente in cui gli stessi capanni sono ubicati, risentendo in questo momento di alcuni mesi di incuria» si legge in una nota della Prefettura. «L’attività di mantenimento dei capanni viene quindi ammessa e giustifica gli spostamenti e potrà essere svolta da un massimo di due persone per postazione, ovviamente munite di mascherine e guanti e nel costante rispetto delle distanza previste dai decreti ministeriali» continua la nota.

La novità è anche nel fatto che gli addetti a tale attività possono essere due, siano essi proprietari o incaricati di manutenzione, dovranno con autocertificazione indicare la motivazione qualora dovessero imbattersi in un controllo previsto da parte delle forze di polizia. Positive le reazioni della Regione Lombardia che al riguardo stava predisponendo una propria circolare ispirata ai dettati della legge regionale toscana: «Ringrazio la Prefettura di Brescia per aver fatto chiarezza su un tema che sta a cuore a molti cacciatori bresciani – ha detto l’assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia, Fabio Rolfi -. Sarà quindi possibile recarsi negli appostamenti fissi per le opere di manutenzione. Un chiarimento di assoluto buonsenso visto che si tratta di attività svolte in solitudine e senza pericoli di contagio. Chiaramente gli spostamenti e le attività devono essere svolti nel totale rispetto delle regole di sicurezza». Lo ha detto l’assessore regionale lombardo Fabio Rolfi in merito al chiarimento fornito dalla Prefettura di Brescia.

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