Storie

CHARLIE CHAN COLLECTION vol. 4

Regia: H. Bruce Humberstone, Norman Foster, Herbert I. Leeds
AA

Regia: H. Bruce Humberstone, Norman Foster, Herbert I. Leeds
Con: Sidney Toler, Victor Sen Yung, Eddie Collins, Ricardo Cortez, Phyllis Brooks, Cesar Romero, Pauline Moore, Lynn Bari
Genere: giallo
Distribuzione: Sinister film

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Completata in tre cofanetti la rassegna dei 12 film (più uno andato distrutto e presentato nella versione realizzata con la Spagna con attori iberici al posto dei comprimari) arrivati sino a noi (3 sono andati perduti ) della serie di Charlie Chan con  Werner Oland per protagonista, ora Sinister film comincia pure il recupero sempre in ordine cronologico di quelli con Sidney Toler con questo cofanetto di due dvd che contiene: “Charlie Chan a Honolulu” di H. Bruce Humberstone (1938); “Charlie Chan a Reno” di Norman Foster (1939); “Charlie Chan nell'isola del tesoro” di Norman Foster (1939); “Charlie Chan e la città al buio” di Herbert I. Leeds (1939). Come personaggio Charlie Chan fu creato dallo  scrittore Earl Derr Biggers nel 1925 che lo fece protagonista di sei polizieschi che godettero subito di grande fortuna popolare, ma la sua fama si allargò e fu consolidata grazie al cinema che a partire dal 1926 (tre film con tre attori diversi) e poi negli Anni 30 e 40 lo elesse a protagonista di 44 film: 16 dal 1931 al 1937, anno della morte dell’attore, con Werner Oland, che non era cinese, ma olandese e che fu scelto per la sua notevole somiglianza con il personaggio creato dal marito, proprio dalla signora Derr Biggers; 22 dal 1938 al 1947 con Sidney Toler; 6  dal 1947 al 1949 con Roland Winters. Venuto dal teatro, dove aveva recitato dalla fine dell’800 e si era costruito una solida reputazione anche come commediografo, Toler con l’avvento del sonoro decise di passare al cinema e presto divenne uno caratteristi più richiesti caratteristi lavorando anche in importanti produzioni e, una volta morto Oland, la Fox lo scelse per proseguire la serie del sentenzioso detective dalla famiglia più che numerosa mettendolo subito al lavoro per “Charlie Chan in Honolulu”, che era stato scritto per Oland e per Keye Luke (il figlio "Numero Uno"), personaggio che la casa doi produzione decise di sostituire e rimpiazzò con Victor Sen Yung nei panni del figlio "Numero Due": l’accoglienza del pubblico e della critica fu molto favorevole tanto che gli fece girare altri 10 film, fino alla chiusura della serie nel 1942.

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Saga che però proseguì perché Toler rilevò i diritti cinematografici da Eleanor Cole, vedova dello scrittore Earl Derr Biggers, e come produttore trovò la Monogram Pictures, una casa minore specializzata in pellicole a basso costo. Le 4 nel cofanetto sono tutte Fox: vediamole. “Charlie Chan in Honolulu” si apre con Chan che corre in ospedale perché la figlia sta per dare alla luce il suo primo nipotino. Nel frattempo, il figlio "Numero Due" Jimmy intercetta un messaggio destinato al padre di un omicidio avvenuto a bordo del cargo Susan B. Jennings, in viaggio da Shanghai a Honolulu, sotto la guida del capitano Johnson (Robert Barrat). Per dimostrare al padre di essere un bravo investigative. Jimmy finge di essere Charlie Chan, ma lo stratagemma non dura a lungo e presto il vero Chan arriva a bordo, interrogando un vasto assortimento di truffatori, ereditiere e l'equipaggio per scoprire il colpevole del delitto il cui unico testimone è la segretaria Judy Haynes (Phyllis Brooks). “Charlie Chan a Reno” vede Mary Whitman arrivare a Reno, dove deve soggiornare per almeno  per ottenere il divorzio, ma da donna è arrestata con l'accusa di aver ucciso colei che suo marito stava per far diventare la nuova signora Whitman e con la quale aveva avuto un alterco che aveva costretto la proprietaria dell’hotel ad intimarle di andarsene, Charlie arriva lì su richiesta del primo marito di Mary che è suo amico e si trova coinvolto in una vicenda complessa, cui si aggiunge un ulteriore cadavere, che coinvolge clienti e personale dell’albergo, tra cui fattorini “specializzati” nel consolare e (e sfruttare) divorziande, un medico, uno sceriffo che non sembra troppo intelligente, una grossa somma di denaro vinta al gioco e un album dal quale sono state tagliate alcune pagine… ). “Charlie Chan nell'isola del tesoro” prende invece le mosse dall’aereo su cui Charlie e il figlio Jimmy sono in viaggio in aereo per San Francisco per la Golden Gate International Exposition: durante il volo, l'amico del detective, il romanziere Paul Essex, muore in modo misterioso dopo aver ricevuto un radiogramma in cui qualcuno lo avvertiva di non ignorare "Zodiac" e per di più la sua valigetta viene rubata. Anche questa inchiesta si rivelerà complessa e acquista lampi di paranormalità e mistero per il coinvolgimento di due maghi locali: Fred Rhadini  e del Dott. Zodiac, che però non è chiaro chi sia, come non si sa se si tratti di ciarlatani, o peggio ancora, o di persone dotate di telepatia e di altri autentici poteri. Che qualcuno stia commettendo una frode è vero, ma perché, con quale scopo e chi è? E cosa c’è di tanto importante nella valigetta scomparsa? Da notare ancora che non tutte le persone coinvolte sono veramente quelle che dicono di essere… Per intanto, Charlie Chan rischierà pure stavolta di morire, vittima di un coltello scagliatogli contro…  “Charlie Chan e la città al buio” (meglio sarebbe dire “nelle tenebre”  visto ciò che si sta prospettando) è ambientato a Parigi ed è particolarmente importante perché legato all’attualità: non a caso di apre con le immagini di cinegiornali che mostrano i leader europei riunirsi per la Conferenza di Monaco di Baviera del 29 e 30 settembre 1938 che si concluse con un accordo che portò all'annessione di vasti territori della Cecoslovacchia da parte della Germania: Adolf Hitler, Benito Mussolini, Edward Benes (all’epoca presidente della Cecoslovacchia), e Neville Chamberlain (allora primo ministro della Gran Bretagna diventato famoso per il suo motto "la pace per il nostro tempo" e l’eccessiva acquiescenza). Proprio nei giorni dell’”annessione”, Charlie Chan si trova nella Ville Lumiere (tenuta però al buio di notte per timore di bombardamenti aerei) per incontrare il prefetto di polizia Romaine che lo affida al suo figlioccio imbranato, l'ispettore di polizia Marcel Spivak (Harold Huber). Mentre la città è avvolta dalle tenebre, i due  sono chiamati a casa di Petroff (Douglass Dumbrille), un ricco esportatore trafficante d'armi assassinato mentre stava dettando un telegramma su come ottenere i documenti di liquidazione per un carico speciale. Anche questo non è un caso facile perché Petroff celava un’altra attività e perché i sospetti sono molti: Tony Madero, uomo la cui moglie Marie (Lynn Bari) era stata oggetto delle “attenzioni sgradite” del defunto, la stessa Marie, Alex detto "Gentleman",  Max e Lola, tre ladri che si erano intrufolati nella casa del defunto proprio in quella notte; Belescu, socio in affari di Petroff; Louis Santelle, un fabbro che era nel giro della fabbricazione di passaporti falsi; Antoine, francese maggiordomo di Petroff. In primo luogo bisognerà scoprire cosa si cela dentro la vicenda, poi si vedrà… Molto curioso il finale in cui, all’annuncio dato dal prefetto che grazie all’incontro di Monaco la guerra era stata scongiurata, Charlie Chan sciorina l’ennesima sua massima: “L'uomo saggio dice: Attenti al ragno che invita volare in salotto”… Extra del dvd lo speciale “Sidney Toler: il nuovo volto di Charlie Chan”.

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