Storie

CHARLIE CHAN COLLECTION vol. 1

Regia: Eugene Forde, Lewis Seiler, LouisMary Brian, King, James Tinling
AA

Regia: Eugene Forde, Lewis Seiler, LouisMary Brian,  King, James Tinling
Con: Warner Oland, Keye Lume, Irene Herwey, Rita Haywort, Mary Brian
Genere: giallo
Distribuzione: Sinister film

06-CHARLIE CHAN COLLECTION vol.1 - edizione speciale (2 DVD - 4


“Teoria, come polvere su occhiali, offusca fatti!”. È questa una delle tante massime orientali (tradizionali, o d’invenzione) che hanno reso a suo tempo famoso Charlie Chan, il detective con lo spiccato accenti cinese (rimastogli pur se ancora bambino si era trasferito si trasferisce con i genitori alle Hawai) creato dallo  scrittore Earl Derr Biggers nel 1925 che lo fece protagonista di sei polizieschi datati, ma simpatici, ristampati da qualche tempo in un Mammuth di Newton Compton dal prezzo decisamente invitante. La grande fortuna di cui questo personaggio godette dagli Anni 20 ai 40 è dovuta però in buona parte al cinema che lo eresse a protagonista di 47 film a partire già dal 1926 affidato a 6 attori, tra i quali il più presente fu Sidney Toler (22 film dal 1937), ma il più famoso Werner Oland (16 film dal 1931 al 1937, anno della sua morte), che non era cinese, ma olandese e che fu scelto per la sua notevole somiglianza con il personaggio creato dal marito, proprio dalla signora Derr Biggers. E proprio quattro (più uno di cui l’originale è andato perso e proposto in versione spagnola con sottotitoli italiani quale extra)  di questi film costituiscono il succoso menù per amatori di questo primo cofanetto (ne sono in programma tre in tutto) di Sinister, che come è ottima prassi della ditta recupera le scene tagliate a suo tempo dalla distribuzione italiana e le restituisce in lingua originale sottotitolate. Eccoli: "Il nemico invisibile" (1934) di Eugene Forde, in cui Charlie Chan arriva a Londra e riceve dalla fidanzata di un giovane condannato a morte per omicidio e che verrà giustiziato nel giro di pochi giorni il difficile compito di provare la sua innocenza, compito che porterà a termine proprio sul filo di lana. In  "L'uomo dai due volti" (1935) di Lewis Seiler, Charlie Chan è invece a Parigi chiamato a investigare su falsi titoli della Banca Lamartine messi in circolazione. Chi sia l’individuo insospettabile che si cela nei i panni laceri di un vecchio mendicante, Chan lo scoprirà, ma a rischio di vita e la vita la perderà una graziosa danzatrice che in realtà a la sua collaboratrice e che non sarà la sola vittima. Il terzo film  porta il detective in Egitto: "Il segreto delle piramidi" (1935) di Louis King. L’incipit è la scoperta della tomba del sacerdote Ameti, un sapiente dedito a pratiche occulte, la cui apertura causa la morte di un malcapitato membro della spedizione: che si tratti della solita Maledizione dei faraoni? Macché, però lo sembra, tanto più che l’archeologo capo scompare e i suoi due figli cominciano a dare segni di squilibrio mentale. Sarà Chan a sbrogliare la matassa e a rivelare il traffico di preziosi reperti e la mente criminale che si celano dietro il velo delle superstizioni e delle morti misteriose. Nel cast, in un ruolo minore e molto bella pur se non sempre riconoscibile nei panni e nei lineamenti di serva egiziana, c’è una Rita Hayworth non ancora famosa.

Quarto film  "L'artiglio giallo" (1935) di James Tinling, ambientato a Shangai, dove Chan arriva come turista, ma in realtà chiamato dal console inglese per sgominare una banda di contrabbandieri di oppio. Lo stratagemma però non funziona tanto che Chan rischia di essere ucciso e a testimonianza del fatto che nell’ambasciata c’è una talpa ad essere assassinato è il console inglese, omicidio del quale sembra colpevole tanto da essere arrestato il suo segretario privato, fidanzato con la nipote del morto, il quale conferma i sospetti fuggendo dalla prigione in cui era rinchiuso. Fra verità e false verità, realtà e inganni, Chan scoprirà il più che insospettabile capobanda... Il film perduto presente negli extra è proposto come prodizione spagnola (stesso set e storia, ma attori iberici anziché Usa Oland a parte) altre attori nella “Eram trece” (Erano 13) , ossia "Charlie Chan carries on" del 1931 che ruscì in Italia con il titolo “La crociera del delitto” e che fu il primo con Oland. In esso, l’ispettore Duff di Scotland Yard e amicoi di Chan sta dando la caccia in nave a un assassino che ha ucciso a Londra, Francia, Italia e Giappone. Arrivato a Honolulu, il poliziotto è gravemente ferito dal killer e Chan prende il suo posto per riuscire, dopo altri omicidi, a smascherarlo. Unico neo dell’edizione: i film sono in formato 16:9 anziché 4:3 e l’immagine risulta allungata e tagliata un po’ in alto e in basso.  

 

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