CAPTAIN FANTASTIC

Regia: Matt Ross
Con: Viggo Mortensen, George MacKay, Samantha Isler, Annalise Basso, Nicholas Hamilton, Shree Crooks, Charlie Shotwell, Trin Miller, Kathryn Hahn, Steve Zahn, Elijah Stevenson, Teddy Van Ee, Erin Moriarty, Missi Pyle
Genere: drammatico
Distribuzione: CG entertainment – Good films
Quale dei due tipi di educazione impartiti ai figli è più folle? Quello di un genitore li cresce a contatto con la natura lontano dalle comunità preparandoli fisicamente e intellettualmente con un rigoroso allenamento fisico e mentale alle difficoltà della vita, non mandandoli neppure a scuola e facendo loro da insegnante? Oppure quella che li fa crescere tra i vincoli, i dogmi e il conformismo della cosiddetta società civile fornendo loro anche gli strumenti ormai comuni dal pc allo smartphone a Internet, videogioco compresi? E’ il dilemma con due esempi (o modelli) che finiscono nel paradossale (e una risposta che vuol essere internedia) che propone questo film che ha esordito con successo al Sundance 2016 e che a Cannes, dove è stato proiettato nella sezione “Un certain regard”, ha avuto dieci minuti di applausi e il premio per la regia mentre al Festival di Roma ha vinto il Premio del pubblico. Opera seconda di Matt Ross che aveva esordito nel 2012 con “28 Hotel rooms” (in Italia visto solo al Torino Film Fest e mai distribuito), regista educato in una comune hippie e che in esso mette a frutto anche le sue esperienze giovanili (salvo poi smontare l’ideologia di quegli anni per proporre nuovi paradigmi pedagogici), “Captain Fantastic” sembra superficialmente un’opera semplice frutto di una tipica produzione indie, ma fa riflettere, diverte, insieme commuove e soprattutto piace anche al grosso pubblico, affascinato anche dalla superlativa prova di Viggo Mortensen. Che è Ben Cash il quale con la moglie e i sei figli tra i boschi della costa nord occidentale degli Usa, nello Stato di Washington, lontano da ogni forma di civiltà (il padre ha sostituito persino che tutti festeggiano con la "Giornata di Noam Chomsky", perché Ben non vuole che i suoi figli credano in un personaggio di fantasia amato anche dai cristiani), cacciando, coltivando e vivendo di piccolo artigianato che scambia con un negoziante della cittadina più vicina. Giorni in una sorta di paradiso perduto trascorsi a contatto con la natura, tra lotte con coltelli e libri sulla fisica/quantistica, e di prove di iniziazione. Come quella che all’inizio vediamo il figlio maggiore Bodeman (George MacKay) e che consiste nell'uccidere usando solo un utilizzo un coltello e l propria forza un cervo. Nel gruppo non c’è però la madre, ricoverata da più da tre mesi in ospedale lontano a causa dell’aggravarsi del disturbo bipolare che aveva contratto dopo aver dato alla luce il primo figlio. Le cure non servono e la donna si taglia le vene, Ben riceve la notizia del suicidio da una telefonata della suocera e, dopo aver sfogato la propria rabbia sotto una cascata per scacciare via l'amarezza, la comunica dettagliatamente e con freddezza ai figli, uno dei quali lo accusa di essere responsabile della sua morte per lo stile di vita scelto.
Il funerale si terrà in New Mexico tra cinque giorni e nonostante l’ostilità del suocero Jack (Frank Langella) che non lo vuole vedere, Ben è costretto a lasciare con i figli la vita che si era creato nei boschi per affrontare il mondo della realtà, fatto di pericoli ed emozioni che i figli sono impreparati ad affrontare non conoscono, ma anche costellato di materialismo e spreco tipico della cultura americana contemporanea. Padre e figli intendono rispettare le ultime volontà della madre, che come buddista credente, voleva essere cremata dopo la sua morte e che le sue ceneri fossero sparse nello scarico di un bagno pubblico. Nel viaggio, fatto a bordo del loro malmesso pulmino blu, i Cash fanno una sosta a casa della sorella di Ben, Harper e di suo marito Dave. Incontro che fa nascere dubito uno scontro sui i diversi metodi di educare i figli in cui Ben cerca di dimostrare la superiorità del suo programma educativo che comprende anche l’anticapitalismo mentre Harper è convinta di fornire ai suoi ragazzi un’educazione migliore concentrati come sono sui loro telefoni smartphone e sui programmi di videogiochi e sparatutto.
Quali sono i veri ignoranti? Al funerale si rinnovano gli screzi con il suocero per cercare di far rispettare le ultime volontà della defunta, ma di fronte al comportamento del padre alcuni figli iniziano a dubitare dei suoi metodi educativi e lo accusano di aver contribuito all'esaurimento della madre. Anzi, proprio Bodeman, il maggiore, con l’appoggio della madre aveva fatto richiesta a prestigiose università, quali Harvard, Yale, Stanford, Princeton, Brown e Mit, per avere un'educazione tradizionale e ora vuole andare a scoprire il mondo al di fuori dei libri e della scelta di vita imposta dal genitore. È la fine del progetto educativo di Ben, costretto a riesaminare la sua idea di libertà e il significato di essere un genitore e saranno i suoceri ad allevare i suoi figli? Si vedrà in un finale che cerca di fare da ponte tra due teorie antitetiche… Finale in cui si insinua anche un po’ di melò e da alcuni non trovato all’altezza del resto, ma che non annulla i pregi di una irresistibile commedia familiare ricca di intelligenza, buonumore, che propone un’utopia e ne rende con piacere la visione. Si pensi al misto di gioia e sconcerto con cui i sei rampolli reagiscono alle sortite del loro super-padre, ai dialoghi che riescono a rendere credibili e naturali bambini preparatissimi e insieme fuori dal mondo. Fantastico nella sua recitazione il gruppo di ragazzini di cui oltre a George MacKay fanno parte Samantha Isler, Annalise Basso, Nicholas Hamilton, Shree Crooks e Charlie Shotwell. Da notare che Matt Ross si segnala ancora per la puntualità della scrittura e l'approccio non banale per il tema di sempre: il cozzo tra gli ideali della vecchia America e il pragmatismo, unica arma di sopravvivenza negli Usa di oggi. Proposto da Good film, un marchio che è anche una promessa mantenuta, “Captain Fantastic” è disponibile sia in dvd che nel più qualitativo blu ray con backstage e trailer per extra.
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