Un bresciano torna a camminare dopo la paralisi grazie a 32 elettrodi
Quando una persona dopo una grave lesione e anni su una sedia a rotella si alza in piedi e torna a camminare verrebbe da gridare al miracolo. Nulla di più lontano dalla verità. Se infatti Andrea Scotti è ora in grado di percorrere fino a due chilometri sulle sue gambe lo deve solo alla sua forza di volontà, al supporto di un team di professionisti e alla scienza.
Perché il 34enne di casa a Ceto, che nel 2019 rimase paraplegico a seguito di un incidente sul lavoro che gli procurò una lesione midollare a livello T11-T12 estesa al cono midollare (la porzione terminale del midollo spinale), è la prima persona al mondo che ha recuperato le capacità motorie grazie alla neurostimolazione midollare, resa possibile da 32 elettrodi impiantati nel suo corpo da una equipe medica dell’ospedale San Raffaele di Milano.
«Quando ti capita un incidente come il mio (cadde da un carrello elevatore mentre lavorava ndr) la prima cosa che devi fare è cercare di crearti una nuova normalità all’interno di una nuova vita – spiega Scotti –. Ci vuole tanta voglia di fare e di reinventarsi: è una sfida e serve mettersi in gioco e non lasciarsi andare».
L’operazione
La svolta avviene un paio di anni dopo, quando Scotti e la famiglia (il padre Isidoro, la mamma Margherita e la sorella Lorenza) vengono a conoscenza di una sperimentazione portata avanti dall’ospedale meneghino e dall’Università Vita-Salute San Raffaele insieme ai bioingegneri della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Nel 2023 viene operato dal team guidato dal primario di Neurochirurgia Pietro Mortini: qui gli vengono impiantati i 32 elettrodi. Tramite stimolazione elettrica «questi hanno consentito di riaccendere alcuni circuiti nervosi residui, in particolare quelli che controllano i muscoli del tronco e i flessori dell’anca, essenziali per il recupero della postura e della camminata – evidenzia Mortini spiegando gli esiti dello studio studio pubblicato sulla rivista specializzata Med–Cell Press e che vede come prima firma il medico Luigi Albano –. A ciò è stato abbinato un programma riabilitativo innovativo che integra esercizi in ambiente di realtà virtuale, utilizzando feedback sensoriali e motori».
Il percorso
Nel giro di poco tempo Andrea Scotti riesce già a stare in piedi e alla dimissione è in grado di percorrere 58 metri in sei minuti utilizzando un girello e dei tutori alle gambe. Sei mesi dopo nuovo traguardo: la strada percorsa diventa un chilometro, con grande stupore anche degli addetti ai lavori.

«Alla maratona Wings For Life World Run ho però concluso il percorso da due chilometri – rivela –. Sono risultati ottimi, frutto sì del mio impegno, dato che ho in questa sfida messo il 110% di me stesso, ma anche di tutti i professionisti che mi hanno accompagnato. Ho trovato una seconda famiglia, con donne e uomini che hanno passato notti insonni per riuscire ad arrivare fino a qui. E aggiunge: «Personalmente consiglio questa operazione a chiunque si trovi nella mia situazione: c’è solamente da guadagnarci e nulla da perdere».
E ora il percorso di Andrea Scotti continua, un passo alla volta, all’ombra di quelle montagne camune che hanno visto la sua vita cambiare tante volte e giungere qui, a un nuovo e straordinario capitolo.
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