Chi interpreta gli audiolibri che ascoltiamo

Da qualche anno chi recita, interpreta e doppia può optare anche per un altro sbocco professionale che non siano teatro, tivù o cinema. Il mercato degli audiolibri è in crescita: se prima gli audiobook esistevano solo in forma di cd, oggi i servizi che offrono l’ascolto on demand sono diversi.
Le due principali piattaforme a pagamento sono Audible e Storytel, ma ne esistono anche altre di nicchia. Anche RaiPlay Sound, che è gratuita, dà la possibilità di ascoltare numerosi titoli, perlopiù classici. La conseguenza – oltre all’aumento di audiolettrici e audiolettori – è appunto l’apertura di nuovi sbocchi professionali per chi usa la voce per lavoro.
Chi legge gli audiolibri
A volte sono gli stessi autori e autrici a leggere i propri romanzi o saggi. È il caso per esempio di Matthew Perry, l’attore di «Friends» morto nel 2023. Pochi mesi prima della sua morte aveva registrato la versione audio in inglese del suo memoir «Friends, lovers and the Big Terrible Thing». Altre volte vengono chiamate voci note, come Carolina Crescentini, Francesco Pannofino o Alba Rohrwacher. Tra gli altri, la prima ha letto «La ragazza del treno» di Paula Hawkins, «Just kids» di Patty Smith (il memoir sulla sua amicizia con il fotografo Robert Mapplethorpe, morto di Aids nel 1989) e «Kitchen» di Banana Yoshimoto; il secondo la saga di Harry Potter; la terza «Il buio oltre la siepe» di Harper Lee.
Ma il vasto catalogo degli audiolibri è fatto soprattutto di letture di professionisti e professioniste i cui nomi sono meno conosciuti, ma la cui esperienza è molto vasta. Almeno per ora: Apple lo scorso anno ha presentato alcuni libri letti da una voce sintetizzata digitalmente. Sul sito si legge che è uno strumento pensato per dare la possibilità ad autori e autrici indipendenti di pubblicare il proprio libro anche in forma audio, e che Apple comunque continuerà a implementare il catalogo di audiolibri interpretati da persone. Resta però il rischio: la voce creata con l’Intelligenza artificiale generativa è sempre più naturale e indistinguibile.
L’audiolettrice bresciana

Tra i lettori e le lettrici di audiolibri c’è anche una bresciana. Annalisa Longo, che nasce come doppiatrice, da alcuni anni interpreta anche audiobook. Ne ha già letti un buon numero, disponibili su diverse piattaforme a seconda della casa editrice.
«Sono doppiatrice dal 2008 – dice –. Ho fatto la scuola di recitazione, vari corsi e la scuola di doppiaggio. In questo modo sono arrivata agli studi di doppiaggio di Milano, Roma e Torino, e successivamente quando è nato il mercato degli audiolibri sono arrivata anche lì».
Le scuole di doppiaggio sono un buon bacino per le case di produzione, ma non l’unico. «Il lavoro – spiega – arriva in due modi: può essere che il doppiatore si proponga direttamente alle società che producono audiolibri, oppure il contrario, soprattutto quando il lettore o la lettrice hanno già una certa fama».
Come si registra un audiolibro
C’è anche un provino, per valutare le competenze e per capire se quel dato lettore o quella data lettrice sono adatti al libro da interpretare. «Chi nasce come doppiatore e attore – fa notare Longo – è già incanalato in questo tipo di lavoro e interpretazione. Il provino serve però anche dopo dieci, quindici anni di esperienza nel doppiaggio. Viene valutata la capacità interpretativa, insieme a dizione e ad altri requisiti».
Anche perché ogni doppiatore è diverso e la vocalità rende diversamente i libri. «C’è chi è adatto per romanzi storici e saggistica, e attori e attrici che si prestano a titoli dal taglio più giovane». Ecco perché per venire scelti si sostiene un provino: le società di produzione presentano diverse voci alla casa editrice, che sceglierà poi quella definitiva. «Di solito viene dato un estratto esemplificativo rispetto a ciò che saranno l’atmosfera, i ritmo del libro e il carattere del personaggio, importante soprattutto quando la narrazione è in prima persona».
La registrazione, invece, dipende dalla lunghezza del libro. Una volta che si viene scelti, i turni di lettura «sono come quelli di doppiaggio: di tre ore in tre ore», spiega Longo.
Più difficile del doppiaggio
In tutto questo, capita anche che chi ascolta audiolibri cerchi i titoli in base al lettore o alla lettrice, e non solo in base a scrittori e scrittrici, affezionandosi proprio alla voce. Secondo Longo questo accade perché «il lettore e la sua voce influenzano molto la lettura e la scelta. I grandi attori influenzano l’ascolto, certo, ma a volte più semplicemente ci si appassiona alla modalità di lettura del lettore e si cercano i titoli che ha già letto o che leggerà. A noi fa molto piacere: significa che siamo riusciti a restituire con una buona interpretazione il messaggio del libro».
Quello del lettore di libri ad alta voce è quindi un lavoro interpretativo diverso da quello del doppiaggio e spesso, per Longo, più difficile. «Nel doppiaggio – dice – c’è sempre un attore da seguire (o un disegno, nel caso dei cartoni). I doppiatori devono essere il più fedeli possibile a un lavoro già svolto da un’altra persona. Nell’audiolibro è tutto sulle tue spalle, invece. È una resposabilià grandissima. Serve uno studio attoriale importante».
I romanzi interpretati
Nel caso di Annalisa Longo, il primo audiolibro interpretato è stato un romanzo rosa, categoria che oggi viene definita «romanzo d’amore» o «romance» e che negli ultimi anni sta vivendo un ottimo momento, anche grazie a fenomeni come «Bridgerton» – che è tratto da una saga di romanzi inglesi – ed Erin Doom con «Il fabbricante di lacrime», portato alla fama dal passaparola su TikTok.
Dopodiché ha dato la voce anche a molti romanzi per ragazzi, thriller e fantasy. «È una categoria che mi appassiona – sorride –. È divertente e permette di caratterizzare i personaggi. Sono molto più energici, si tratta di prodotti diversi rispetto ai libri per adulti. Che è quello che accade anche con i cartoni animati: doppio soprattutto quelli prescolari e per i bambini della scuola primaria, ma anche cartoni giapponesi per adolescenti. Mi piace molto lavorare nell’animazione».
Le storie di donne
Tra i libri che più le capita di leggere per il mercato degli audiolibri ci sono quelli che Longo definisce «storie di donne». Si tratta, dice, «di romanzi sulla vita di donne interessanti, ma anche memoir. A volte sono storie di persone inventate che ripercorrono una vita immaginaria e che descrivono delle prove di vita».
Tra questi ci sono per esempio «Mara, una donna del Novecento» di Ritanna Armeni, storia di una giovane donna sotto il fascismo, oppure «Vincenzina ora lo sa» di Maria Rosaria Selo e «La cucina degli incontri della signora Migumi» di Eiko Yamaguchi.
«Mi piace molto interpretare queste narrazioni. Probabilmente continuerò a farlo. Non posso anticipare nulla, ma spero che ci saranno altre lavorazioni su questo stesso genere».
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