Storie

ARRIVA FRA' CRISTOFORO

Regia: Claude Autant-Lara
AA

Regia: Claude Autant-Lara
Con: Fernandel, Françoise Rosay , Marie-Claire Olivia, Jean-Roger Caussimon, Nane Germon, Didier d'Yd , Charles Aznavour 
Genere: commedia/noir
Distribuzione: Sinister film

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La locandina originale del 1951, con il faccione sorridente di Fernandel in abito da monaco, è ingannevole: non si tratta di una  commedia in senso stretto e made in Francia dell’attore che gli spettatori italiani avevano ammirato nelle vesti guareschiane del parroco Don Camillo casomai di una commedia nera per di più  ispirata a fatti realmente accaduti tra il 1810 e il 1830 a pochi chilometri dal comune di Lanarce. Anche se però uno dei due titoli originali “L'auberge rouge” (L’albergo rosso”; l’altro è “Horace 6”) è lo stesso di un racconto di Balzac e può far credere erroneamente che si tratti di un adattamento da esso, ciò che lo scrittore narra fa parte della raccolta degli “Studi filosofici” ed è  ben altra cosa: riguarda un uomo che si è arricchito grazie ad un delitto commesso nel passato e per il quale è stato condannato un innocente, ma che a distanza di anni si trova di fronte ad una crisi di coscienza che lo porta a chiedere ai suoi amici integerrimi cosa fare. “Arriva Fra’ Cristoforo”, che fu distribuito in Italia noi  sulla scia del successo del film con Don Camillo e Peppone e reso meno drammatico da ben 15 minuti di tagli.

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Il pregio dell’edizione in dvd di Sinister è che contiene sia la versione cinematografica italiana sia quella integrale francese. Siamo ai primi dell’800 in un alberghetto in alta montagna che sorge su una strada solitaria condotto dai coniugi Marin (Julien Carette) e Maria (Françoise Rosay) che arrotondano i loro magri guadagni uccidendo i malcapitati avventori che hanno chiesto ospitalità per una notte: li accolgono, danno loro il cibo chiesto e poi di notte li sgozzano e seppelliscono i loro cadaveri in un vicino boschetto di castagni. Ad aiutarli sono la bella figlia Matilde (Marie-Claire Olivia), che adesca i clienti, e il servo nero Fetiche. Un giorno arriva un suonatore di organetto con tanto di scimmietta che viene ucciso nel sonno mentre l’animale fugge, però l’arrivo di una carrozza piena di ricchi clienti li costringere a trovare un modo diverso per far sparire il cadavere. Con i viaggiatori ci sono anche il monaco Fra’ Cristoforo (Fernandel) e il seminarista Jeannou (Didier d'Yd) e l’ostessa Maria, che è devota e soprattutto superstiziosa, non vuole che il frate faccia la stessa fine degli altri e gli chiede di confessarla rivelandogli ciò che nella notte dovrebbe accadere, complice anche un pozione soporifera somministrata agli ospiti. Ma come potrà fare il religioso a non infrangere il segreto confessionale, a non denunciare gli assassini e a salvare tutta quella gente? Lo scoprire Jeannou che amoreggia con Marianne gli fornisce l’idea per un astuto stratagemma… Il film è un curioso reperto d’epoca per amanti del cinema transalpino e del passato.

 

 

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