AMISTAD

Regia: Steven Spielberg
Con: Morgan Freeman, Dijmon Hounsou, Anthony Hopkins, Matthew McConaughey
Genere: drammatico
Distribuzione: Universal
Tra le tante qualità di Steven Spielberg c’è anche quella di impartire lezioni civili e morali dallo schermo utilizzando quelli che possono essere definiti “episodi marginali” della Grande Storia, vedi l’Olocausto attraverso l’industriale Schindler, la strage alle Olimpiadi di Monaco 1974 e il problema arabo-israeliano tramite la successiva e criticabile vendetta messa in atto dai servizi segreti di Gerusalemme e altro ancora, compresa la scottante questione della disumana tratta degli schiavi. Tema che questo film, ora per la prima volta in blu ray (nessun extra), introduce ricostruendo il processo celebrato nel Connecticut nel 1839 che vedeva 53 africani accusati di pirateria e assassinio di parte dell’equipaggio della nave Amistad che li stava trasportando dall’Africa, dove erano stati rapiti, a Cuba per essere venduti. Cosa vera, dacché essi si erano ribellati ai loro aguzzini e li avevano uccisi per poi essere catturati da una nave americana. Primo punto controverso era a chi appartenessero dacché li reclamavano sia la Spagna (la cui regina Isabella II faceva pressioni sul presidente Usa Martin Van Buren, fautore della schiavitù), sia due sgradevoli mercanti di carne umana che esibivano un contratto d'acquisto firmato a L’Avana. Il vero tema del contendere fu però se i neri fossero uomini liberi di nascita, o no. E qui entrarono in campo un anziano abolizionista e un giovane avvocato in cerca di notorietà, ma anche convinto della causa. Come andò – Lincoln e la Guerra di Secessione erano ancora da venire – si vedrà. Il pregio di Spielberg, che non lesina neppure in momenti forti mostrando sia come gli schiavi venivano trattati sia la loro sanguinosa ribellione, Per chi scrive, superiore a “12 anni schiavo”.
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