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Al suo debutto nel Duathlon, Emanuele Bersini vince il titolo italiano

Federico Bernardelli Curuz
Il quarantacinquenne è campione di Paraduathlon nella categoria «Non vedenti» dopo i tantissimi successi nelle vesti di ciclista
Emanuele Bersini e Andrea Ricciardi con la medaglia d'oro ai Campionati italiani di Paraduathlon - Foto © www.giornaledibrescia.it
Emanuele Bersini e Andrea Ricciardi con la medaglia d'oro ai Campionati italiani di Paraduathlon - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Il bresciano Emanuele Bersini, un’icona nel mondo del ciclismo paralimpico con i suoi 44 titoli italiani e due partecipazioni alle Olimpiadi, ha affrontato nei giorni scorsi la propria prima gara di Duathlon all’interno del circuito di Imola insieme alla guida Andrea Ricciardi.

Il risultato? Una vittoria schiacciante nella categoria «Non vedenti» ai Campionati italiani Paraduathlon, che vale l’ennesimo titolo nazionale (il primo nella disciplina che coniuga ciclismo e corsa) per il quarantacinquenne atleta di Brescia.

«Tre chilometri di corsa, 10 di bicicletta e poi, ancora, 1,5 di corsa. È stata una gara dura, perché ero al mio primo duathlon, ma abbiamo vinto e sono decisamente soddisfatto – racconta il campione del Lykos Triathlon Team –. Il mio primo sport è il ciclismo, quindi non sapevo esattamente quale fosse il mio limite nella corsa, ma siamo stati determinati a fare del nostro meglio, e alla fine è andata bene. Abbiamo condotto la gara fin dall’inizio e abbiamo tagliato il traguardo in 36 minuti e 30 secondi. Un ottimo risultato».

In duo, in squadra

Il Paraduathlon combina corsa e ciclismo e, nel caso della categoria «non vedenti», prevede che l’atleta sia supportato da una guida. Bersini – nato nel 1979 e residente a Brescia, di professione centralinista – è stato affiancato da Andrea Ricciardi, ventiseienne fisioterapista di Roncadelle, con il quale ha iniziato ad allenarsi a ottobre. «Il successo è soprattutto merito di Emanuele – ha afferma Ricciardi con umiltà –. Sono stato solo una persona che l’ha aiutato a raggiungere il suo obiettivo. È stata anche una vittoria di squadra, perché tanti miei compagni nel Lykos Triathlon Team, in questi mesi, si sono resi disponibili ad allenarsi con Emanuele».

Per Bersini questa vittoria rappresenta più di un semplice successo sportivo. È il risultato di una vita dedicata allo sport e alla costante ricerca di nuove sfide. «Avevo meno gare nel mio programma quest’anno, in quanto la Nazionale di ciclismo mi ha un po’ messo in stand-by, quindi ho deciso di provare qualcosa che mi desse uno stimolo nuovo – racconta –. La collaborazione con Andrea è andata bene. Dobbiamo solo affinare alcuni aspetti, come il cambio in corsa, per raggiungere il massimo grado di affinità».

E il futuro? «Vedremo cosa ci riserverà – le parole del campione –. Di sicuro mi piacerebbe cimentarmi nel triathlon per continuare a spingermi oltre il limite».  

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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