Vela, Bartolozzi e Rizzi campioni europei e mondiali: stagione d’oro

Virate fulminee, uscite ardite al trapezio, la spuma dell’acqua che firma la velocità e due ragazzi bresciani che vanno dannatamente forte. Sono Giulia Bartolozzi e Pietro Rizzi, portacolori della società Canottieri Garda Salò, che in questa stagione hanno centrato un’impresa memorabile: laurearsi campioni d’Europa e del mondo nella categoria Mixed della classe 29er.
Formula vincente

Il 29er è una deriva a vela nata nel 1998 dalla matita dell’australiano Julian Bethwaite, lo stesso progettista del 49er olimpico. Barca veloce, leggera e spettacolare, richiede coordinazione assoluta tra timoniere e prodiere. Un terreno di gara durissimo, dove Giulia e Pietro hanno trovato la formula giusta per dominare. Il primo acuto è arrivato a Riva del Garda, con il titolo europeo Mixed.
Poi la consacrazione mondiale, a inizio agosto, nelle acque di Porto, in Portogallo: una settimana di regate combattute che si è chiusa con il trionfo tricolore. «La passione per la vela è nata a 9 anni, nei corsi estivi a Salò» racconta Giulia Bartolozzi, 19 anni, bresciana di nascita e ora studentessa universitaria a Milano. «Con Pietro ci siamo trovati per caso in barca, ma subito abbiamo avuto feeling. La vittoria al Mondiale è quella che sento più nostra: nei primi giorni non eravamo davanti, ma con concentrazione e fiducia siamo riusciti a rimontare. La porto nel cuore insieme al titolo italiano del 2024, il primo successo davvero importante».
La crescita

Accanto a lei c’è Pietro Rizzi, classe 2008, nato a Mantova ma cresciuto a Salò. «Io la vela non volevo nemmeno provarla, mia mamma ha dovuto insistere. Poi un allenatore mi ha convinto e da allora non ho più smesso» sorride. «La nostra coppia è nata perché entrambi eravamo senza compagno di barca: da subito abbiamo capito che funzionava. Con Giulia non abbiamo mai litigato sul serio e questo ci ha permesso di crescere. La vittoria al Mondiale è quella che sento più rappresentativa, ma l’Europeo resta speciale: l’ultimo giorno abbiamo dovuto stringere i denti per prenderci il primo posto».
Una stagione straordinaria, che resterà nella storia della Canottieri Garda Salò e dello sport bresciano. Ora, inevitabilmente, le strade si dividono: Giulia dovrà conciliare l’università con la vela, forse passando a una barca singola, mentre Pietro vuole continuare la sua avventura nel 29er. Restano però due titoli pesantissimi che issano la vela bresciana sopra la linea dell’orizzonte, due conferme del talento lucente di due giovani del Garda.
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