Sei medaglie alla prima convocazione in Nazionale per la nuotatrice senza confini

La tuta azzurra, la cuffia con il tricolore e sei medaglie. La nuotatrice bresciana Carmen Scianguetta, 33enne affetta dalla sindrome di Down, ha sbancato ai Campionati Europei Suds (Sports Union for athletes with Down Syndrome), che si sono svolti dal 3 al 10 settembre a Padova, dove ha gareggiato per la Delegazione italiana.
Il bottino finale è di cinque argenti: nei 50 (43”57’) e nei 200 stile libero (3’44’’), e nei 50 (46”89), 100 (1’46”) e 200 dorso (3’37”) e un bronzo nei 100 stile libero (1’41”). Carmen è salita sul podio in tutte le gare in cui si è cimentata.
Per la 33enne questa è stata la prima convocazione in Nazionale, dopo i successi e i record italiani ed europei collezionati con la Polisportiva Bresciana No Frontiere.
Prima degli Europei, le ultime medaglie, un oro nella staffetta 4x100 mista (5’23”59) e due bronzi nei 50 (47”10) e nei 100 dorso (1’48”05), le aveva conquistate ai Campionati Italiani Assoluti Fisdir (Federazione italiana sport paralimpici degli intellettivo-relazionali), che si sono svolti dal 29 giugno al 1° luglio scorsi a Terni. «In casa Carmen appende solo quelle d’oro - racconta sorridendo Angela, la sorella della nuotatrice e sua principale sostenitrice -. Le altre le nasconde in un vasetto». E questo la dice lunga sulle sue aspettative e sui suoi obiettivi.
«La convocazione in Nazionale per gli Europei è arrivata a fine luglio - prosegue Angela -. Carmen ha fatto i salti di gioia, era un po’ che l’aspettava e ci sperava tantissimo. Era chiaramente agitata per le gare, ma molto soddisfatta». A Padova ha nuotato anche il suo compagno di squadra Mattia Tononi, che è tornato a casa con altrettante medaglie: un argento nei 50 stile libero (32”68), un oro nei 50 dorso (40”80), ancora argento nei 100 (1’31”) e nei 200 dorso (3’20”), un oro nella staffetta 4x200, e un argento nella 4x100.
Allenamenti intensi
Come ci aveva raccontato un paio di anni fa, dopo le 5 medaglie vinte agli Assoluti del 2021, dal 2016 la nuotatrice bresciana si allena quattro volte a settimana nella piscina di Mompiano con l’allenatore Albino Marognolli. La mattina, invece, lavora per Terme di Sirmione, nella cucina del ristorante Promessi Sposi dell’Hotel Sirmione, in centro storico, seguita dallo chef Cristiano Aldegheri. «Partecipare agli Europei con la Delegazione italiana è un sogno che si è avverato - conclude la sorella di Carmen -, anche se il suo obiettivo principale restano i Campionati mondiali Disiso (Down Syndrome International Swimming Organization, ndr.). È la competizione massima a cui può aspirare, perché al momento le Paralimpiadi non includono ancora i disabili intellettivo-relazionali come lei».
@I bresciani siamo noi
Brescia la forte, Brescia la ferrea: volti, persone e storie nella Leonessa d’Italia.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato
