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«La mia vita felice tra lavoro, nuoto e sogno delle Paralimpiadi»

Carmen Scianguetta, 31enne bresciana, protagonista agli Italiani Fisdir in vasca lunga
Carmen Scianguetta - © www.giornaledibrescia.it
Carmen Scianguetta - © www.giornaledibrescia.it
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Cinque medaglie, che esibisce tutte insieme al collo con orgoglio. Carmen Scianguetta, 31 anni e affetta da sindrome di Down, le ha vinte ai Campionati italiani assoluti di nuoto Fisdir in vasca lunga, disputati a Pesaro e Urbino l’11 e il 12 settembre.

La bresciana si è riconfermata campionessa italiana nei 50mt dorso, con un tempo di 49’’98, anche se non ha battuto il suo record italiano ed europeo, 47’’15, che aveva stabilito nel 2019 agli Assoluti di Chianciano Terme (e che le è valso il Premio Leonessa Brescia per le atlete più meritevoli).

Ha poi ottenuto un’altra medaglia d’oro nella staffetta 4x50 mista, due argenti nei 50 e nei 100mt stile libero, e un bronzo nella staffetta 4x100mt stile libero maschile e femminile. «So fare tutti gli stili – racconta la nuotatrice, che dopo quindici anni di danza classica, dal 2016 fa parte della Polisportiva Bresciana No Frontiere -, ma il mio preferito è il dorso. Mi alleno quattro volte a settimana nella piscina di Mompiano con i miei amici e il mio istruttore Albino Marognolli. «Ero emozionata per la gara – prosegue Carmen, sempre sostenuta dai genitori e dalla sorella Angela, che la segue ovunque -. Quando nuoto mi sento felice, anche perché sto con i miei amici».

Carmen però non si allena soltanto. Da un paio di anni lavora anche per Terme di Sirmione. Quest’anno, in particolare, è impegnata nella partita delle colazioni all’Hotel Sirmione, a fianco della sua mentore Lorena Bompieri. «Mi alzo la mattina alle 5.30 – racconta la giovane con un’umiltà mista a soddisfazione - prendo il pullman alle 6.30 da Brescia e lavoro quattro ore in cucina. Poi torno a casa. E per quattro sere alla settimana mi alleno».

«Carmen ci insegna molto – commenta Margherita De Angeli, direttore generale di Terme di Sirmione -. Non solo è una sportiva di alto livello, ma anche una risorsa importante per la nostra azienda. In un periodo nel quale si fatica a trovare personale, e giovani e meno giovani preferiscono vivere di assistenzialismo, Carmen ha imparato due lavori e dà alla nostra azienda un contributo attivo e di qualità reale».

Ora le resta un solo sogno da coronare: le Paralimpiadi. Che però al momento non includono ancora i disabili intellettivo-relazionali come Carmen. «Nel frattempo – spiega la sorella Angela - abbiamo fatto richiesta per partecipare ai Campionati mondiali Disiso (Down Syndrome International Swimming Organization, ndr) che si disputeranno in Portogallo a ottobre del 2022». Dita incrociate.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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