Rugby, serie A: un Calvisano solido stende il Valsugana

Il Calvisano espugna anche il campo di Altichiero, batte il Valsugana in trasferta 30-10 e si gode un’altra settimana al secondo posto in attesa del big match di sabato al San Michele contro il Parabiago capoclassifica. A Padova, i gialloneri hanno dato un’altra prova di consistenza e maturità soffocando ogni attacco del Valsugana che, dopo la meta in spinta da touche, al 30’ pt, le ha provate tutte per arricchire il proprio score, senza tuttavia riuscire mai a incrinare i meccanismi di una difesa che Zappalorto e Dal Maso rendono di settimana in settimana sempre più difficile da penetrare.
Il match
Squadra di carattere e solida mentalmente, la Tiesse Robot dopo l’iniziale vantaggio dei padroni di casa, bravi a sfruttare la superiorità numerica per il cartellino giallo a Pasquali, ha impiegato meno di tre minuti per far capire agli avversari che non c’era spazio per illusioni. Alla ripresa del gioco, sebbene in 14, il Calvisano si è portato in attacco e da una rimessa laterale ha sfondato con Barbotti.
Da lì in poi, aggrappato al piede di Mercerat il Valsugana non è praticamente più riuscito a raccogliere punti, se non i tre che il numero 10 argentino ha ottenuto dalla piazzola, trasformando una punizione all’inizio della ripresa. Prima del riposo però con una bella combinazione da mischia chiusa Andrea Bruniera aveva segnato in tuffo alla bandierina. Da posizione angolata, il mediano di apertura giallonero aveva mancato la trasformazione salvo rifarsi subito dopo con un piazzato di fronte ai pali.
Diciotto a sette all’intervallo, nel secondo tempo la partita non ha avuto più storia. Il Valsugana ha provato di sciabola e di fioretto finendo sempre per andare a sbattere contro un muro che non lasciava spazio alcuno. Per contro i gialloneri occupavano bene il campo con il piede del solito Bruniera, ma sapevano anche sfruttare le occasioni create dalle percussioni di Gabana, ancora una volta molto efficace palla in mano, e dall’intenso lavoro di Talavou Maa, la cui presenza fisica comincia al lasciare il segno.
Così, via via che sul campo crescevano le ombre, il Calvisano prendeva sempre più possesso del gioco: al 53’ su un pallone giocato al largo, Michele Consoli schiacciava in tuffo un pallone che lui stesso aveva calciato in profondità e, a un quarto d’ora dalla fine, era Pasquali a chiudere i conti rapido a marcare ai margini di un raggruppamento.
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