Rugby, l’esordio da sogno di Simone Pe: capitano e meta decisiva

Esordire in maglia azzurra è già un traguardo che pochi raggiungono. Farlo con la fascia di capitano al braccio e segnando una meta decisiva è cosa da romanzo sportivo. È successo a Simone Pe, tallonatore nato nel 2007, cresciuto nel Gussago Rugby e oggi in forza alla Brixia.
Nel triangolare internazionale Under 18 di Pordenone contro Galles e Scozia, il bresciano ha vissuto il giorno perfetto: prima partita da capitano dell’Italia, successo 33-19 sul Galles e la gioia di schiacciare l’ovale oltre la linea. «Quando mi hanno detto che sarei stato capitano quasi non ci credevo – racconta –. Non mi sarei mai aspettato una responsabilità così grande. È stato un orgoglio immenso, ho gestito le emozioni e sono contento di come è andata. Non ho ancora realizzato del tutto: è il segno che i sacrifici fatti sono stati ripagati, ma per me è solo un punto di partenza».
Fucina
Il torneo è iniziato con la vittoria del Galles sulla Scozia. Poi, il trionfo degli azzurri contro i gallesi e infine il passo falso con gli scozzesi. Per Pe, prima presenza assoluta in Under 18.
«Eravamo quasi tutti all’esordio internazionale – racconta –. Segnare subito mi ha dato fiducia. Dedico questa giornata alla mia famiglia, ai miei allenatori e a chi mi supporta». Il rugby bresciano, ancora una volta, si conferma fucina di talenti. Su sette lombardi convocati, quattro arrivano dalla nostra provincia.
Oltre a Pe, c’era Matteo Rosi, prodotto del Rugby Fiumicello: nato nel 2008, due metri per 105 chili, seconda linea già approdata al settore giovanile dello Stade Toulousain, uno dei club più prestigiosi al mondo. Completano il poker bresciano gli altri due gioielli della Brixia Rugby: Giosuè Bacchetti, secondo centro di grande fisicità, e Lorenzo Barboglio Crainz, mediano di mischia rapido e intelligente.

Tutti e quattro hanno partecipato nei giorni scorsi al raduno azzurro, vivendo da protagonisti un’esperienza che segna un passo importante nelle rispettive carriere.
Per Pe, però, resterà anche il ricordo indelebile di un esordio che difficilmente si può immaginare migliore.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

@I bresciani siamo noi
Brescia la forte, Brescia la ferrea: volti, persone e storie nella Leonessa d’Italia.