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Milan, fallisce Yonghong Li e il creditore «salva» i rossoneri

La Jie Ande era la cassaforte di Li: il fallimento non avrà effetti immediati sulla squadra
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Fallito. E ora ci si chiede cosa ne sarà dei rossoneri? La Jie Ande di Yonghong Li, presidente e proprietario del Milan, è stata dichiarata fallita dal tribunale del popolo di Shenzhen.

A mettere in luce il crac è stata un'inchiesta di Milena Gabanelli per il Corriere della Sera.

L’azionista di Hong Kong, acquistò il Milan alla Fininvest meno di un anno fa per 740 milioni, indebitandosi con la società americana Elliot per oltre 300 milioni.

Non ci sono effetti diretti sul club rossonero, se non la necessità di chiudere il bilancio entro il 30 giugno, rifinanziando i debiti e ristabilendo una solidità patrimoniale. I fondi necessari al Milan per garantirsi tra un mese la Uefa e un futuro per altre coppe calcistiche, potrebbero sempre arrivare dalla stessa società americana; la Elliot infatti si rende ancora disponibile a prestare altri 30/40 milioni al club.

L'arrivo del commissario da Pechino indicherà fino a che punto sarà toccato il patrimonio di Li per soddisfare i creditori e certificare se davvero quel piccolo tesoro detenuto dalla cassaforte Jie Ande, cioè la partecipazione dell’11,4% nella Zhuhai Zhongfu, fosse davvero del presidente rossonero come da lui dichiarato.

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