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Matteo Bonetti: «Ormai non credo più nel nuovo Eib»

L’intervista rilasciata al nostro giornale nel dopo partita di Treviso da Matteo Bonetti ha scatenato polemiche sui social network
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L'amarezza del momento non passa, ma il giorno dopo serve per specificare quello che intendeva dire. L’intervista rilasciata al nostro giornale nel dopo partita di Treviso da Matteo Bonetti ha scatenato polemiche sui social network. «Guardate che impianto meraviglioso c’è qui, questo fa la differenza anche gli arbitraggi, mentre noi giochiamo in una palestrina con cinque tifosi seduti in croce» le parole del patron del Basket Brescia Leonessa.

«Non ce l’avevo certo con i nostri tifosi - ha argomentato il patron del Basket Brescia Leonessa -. Sono magnifici e anche al PalaVerde ci hanno seguito in tantissimi (150, ndr) facendo sentire la loro voce. Intendevo dire che avere un palasport dove possono entrare più di 5.000 persone ti aiuta a vincere partite come quella di domenica.

La differenza tra noi e Treviso stavolta è stata tutta lì». Non crede più nella costruzione del nuovo Eib? «In questo momento no. Mi spiace, ma fin che non vedrò una ruspa muoversi, non posso che dire questo. Il sindaco sostiene che ha fatto quello che doveva, ma non si muove nulla. Quindi permettetemi di essere pessimista».

È il momento di accelerare il passaggio al Centro Fiera o al PalaGeorge di Montichiari? «Per adesso restiamo al San Filippo, ma è chiaro che per i play off e l’anno prossimo ci stiamo pensando seriamente». 

Arbitraggio condizionato a Treviso? «Ci sono stati almeno 4-5 fischi scientifici che hanno spezzato l’equilibrio. La simulazione a Passera non esiste, il tecnico a Bushati per proteste meritava al massimo un richiamo, il "passi" di Ancellotti nel supplementare era clamoroso. E non parliamo di come hanno maltrattato Cittadini e Hollis». Responsabilità di Brescia? «Tante. Se non ci mettiamo a difendere non andiamo da nessuna parte. L’approccio è stato ancora una volta molto negativo e anche nel supplementare i miei non mi sono piaciuti. Diana deve trovare un rimedio».

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