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Judo, la bresciana Alice Bellandi è la «promessa dell'anno»

Un anno di ori e successi per le Fiamme Gialle: la bresciana Bellandi premiata assieme a Filippo Tortu, eletto atleta dell'anno
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Un anno da incorniciare. Il 2018 targato Fiamme Gialle, una miniera di ori e successi: quello finalmente conquistato alle Olimpiadi invernali da Arianna Fontana nello short track, il titolo a cinque cerchi nella libera di Sofia Goggia impreziosito anche dalla Coppa del Mondo e il record di Filippo Tortu, lo sprinter che ha superato Pietro Mennea e ora il più veloce d'Italia con 9.99 nei 100 metri. 

È infatti proprio il velocista l'atleta dell'anno per le Fiamme Gialle, premiato al Coni nella consueta festa di fine anno. Una cerimonia a cui ha partecipato anche la giovane juduka bresciana Alice Bellandi, la prima donna italiana a vincere un Mondiale Juniores nel judo e autrice di una fantastica doppietta, dato che sempre quest’anno ha vinto il titolo europeo.  A lei è andato il riconoscimento come promessa dell'anno.

 

Alice Bellandi
Alice Bellandi

 

«Sono davvero contento - ha spiegato Tortu - in questo corpo ho iniziato a muovere i primi passi da professionista, se sono arrivato dove sono è soprattutto grazie alle Fiamme Gialle. 2019? Sarò soddisfatto se scenderò abbondantemente sotto i 10» nei 100». 

A consegnargli il premio, oltre alle massime autorità del gruppo sportivo militare e ai presidenti di Coni e Cip, Giovanni Malagò («A voi possiamo solo dire grazie») e Luca Pancalli («il mondo paralimpico vi è grato»), sono state le sue colleghe premiate negli anni precedenti. Arianna Fontana e Sofia Goggia, la prima riconosciuta atleta olimpica dell'anno alla recente assemblea dell'Anoc a Tokyo, la seconda alle prese con il recupero dopo l'infortunio al malleolo: «Il 2018 - spiega Fontana - è stato ricco di emozioni e sorprese, continuo a sorprendermi ogni giorno e sto vivendo un sogno a occhi aperti. Già le olimpiadi a febbraio tutto perfetto, portabandiera e tre medaglie con il mio primo oro, poi essere stata nominata atleta dell'anno alle olimpiadi è stata veramente la ciliegina sulla torta». 

«Il mio 2018 è stato favoloso - dice Goggia - mi ha dato talmente tante soddisfazioni che questo infortunio è quasi trascurabile. Ho vinto le Olimpiadi, ho vinto la coppa del mondo, sogno ancora con gli occhi di una bambina. Sono molto contenta, bilancio più che positivo. Il recupero dall'infortunio sta procedendo bene. La gamba e la caviglia stanno bene, sto facendo il massimo per tornare a rimettere gli sci. Obiettivi 2019? Tornare a sciare e godermi ogni singola curva». 

Sono stati premiati inoltre i migliori atleti delle sezioni giovanili, tra cui spiccano i nomi di Alex Vinatzer (sci alpino juniores), Tommaso Giacomel (biathlon giovani), Emanuele Capponi (canottaggio), Lara Maule (canottaggio). 

 

 

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