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Alice Bellandi, la judoka bresciana sul tetto del mondo

La bresciana è la prima azzurra ad imporsi in un Mondiale Juniores: «È qualcosa di magico»
Alice Bellandi dopo aver messo ko la giapponese Shimmori - Foto © www.giornaledibrescia.it
Alice Bellandi dopo aver messo ko la giapponese Shimmori - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Tutto vero: Alice Bellandi è sul tetto del mondo. Faccia incredula, braccia spalancate, guance bagnate di lacrime. Quando il colpo del ko va a segno e la giapponese Ryo Shimmori rimane immobile sul tatami, Alice realizza il sogno della sua vita da judoka. A 19 anni - ne compirà 20 tra un mese - la bresciana conquista il Mondiale Juniores a Nassau, capitale delle Bahamas. L’ultima sua apparizione nella categoria giovanile si trasforma così nella ciliegina sulla torta di una carriera sin qui magnifica.

Bellandi sabato è diventata la prima donna italiana a vincere un Mondiale Juniores nel judo e realizza una fantastica doppietta dorata, dopo che lo scorso settembre aveva conquistato il titolo europeo. Indigestione d’oro, quindi. Sul tatami di Nassau, la capitale delle Bahamas, Bellandi ha conquistato la finale dei 70 chilogrammi superando al primo turno la giapponese Nanami Asahi per waza-ari proprio sul gong, quindi al secondo turno la tedesca Alina Boehm (sempre per waza-ari), poi in semifinale la temibilissima brasiliana Ellen Santana, numero uno della ranking list, annientata per waza-ari.

Nell’atto conclusivo Alice si è trovata di fronte la forte nipponica Ryo Shimmori, dotata di tecnica sopraffina. Il match è stato molto tattico, tanto da concludersi al «golden score» (il tempo supplementare del judo, dove vince chi mette a segno il primo punto), durante il quale con la tecnica dell’uchi gari la bresciana ha ottenuto il waza-ari che ha lasciato senza fiato la giapponese.

«Sono emozionatissima, ero determinata a vincere e ci sono riuscita», sono le prime parole a caldo della bresciana. «Sapevo di essere tra le migliori, perché venivo dal successo all’Europeo, ma conquistare un Mondiale è qualcosa di magico: mi lascia senza parole».

Cresciuta sul tatami del Judo Club Capelletti, Alice comincia la sua avventura a 4 anni. Esuberante, solare e combattiva, si fa notare sin da piccola. Il primo risultato di rilievo è l’argento agli Italiani Esordienti. Passata tra i Cadetti, trascorre solo un anno senza medaglie, poi è costantemente ai vertici nazionali, conquistando 4 titoli consecutivi: uno Cadetti e 3 Juniores. Nel 2015 si riveste di bronzo agli Europei Cadetti e d’oro ai Giochi Europei giovanili. A dicembre 2016 l’ingresso nel gruppo sportivo delle Fiamme Gialle, poi nel 2017 il bronzo continentale Juniores, prima della doppietta di quest’anno. Mano sul cuore e lacrime anche durante l’Inno di Mameli. Dal 2019 si passa tra le grandi sognando i Giochi di Tokyo 2020. «È un’emozione incontenibile e una soddisfazione unica per me, per i tecnici e i compagni di squadra», è il commento del coach Fabio Capelletti.

 

 

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