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Derby a Brescia, gli ultras dell'Atalanta boicottano la trasferta

La Curva Nord nerazzurra invita i tifosi a non partecipare al derby per protesta contro i Daspo e contro la tessera del tifoso
Nel fermo immagine diffuso dalla Polizia, i disordini dopo Fiorentina-Atalanta - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Nel fermo immagine diffuso dalla Polizia, i disordini dopo Fiorentina-Atalanta - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Appena si è diffusa la notizia che la trasferta allo stadio Rigamonti di Brescia, sabato 30 novembre alle 15, sarà riservata solo ai possessori della tessera del tifoso (nella fattispecie, la Dea Card), la Curva Nord dell'Atalanta ha diramato un comunicato in cui invita a «disertare il settore ospiti e lasciare quei gradoni spogli di ogni colore». 

La parte più calda del tifo organizzato nerazzurro lamenta «uno dei periodi più preoccupanti negli ultimi anni a livello di repressione a Bergamo», con riferimento ai recenti 28 Daspo comminati a 28 suoi membri per Fiorentina-Atalanta di Coppa Italia del 27 febbraio scorso. Proprio per protestare contro quelle disposizioni dell'autorità pubblica, martedì sera a San Siro contro la Dinamo Zagabria in Champions era stato messo in atto lo «sciopero del tifo»: «Senza gli ultras sarebbe come andare al cinema, farebbero tutti silenzio - prosegue la nota -. Il progetto messo in moto è eliminare ogni forma di tifo organizzato e creare in sistema di tifosi come a Manchester contro il City, senza anima, clienti da spennare». 

Di qui, l'invito al pubblico atalantino a non partecipare al derby: «Una delle partite più sentite a livello campanilistico senza la sua gente, senza gli sfottò e senza gli striscioni resta vuota e senza significato. Disertare il settore ospiti è l'unico modo per lanciare un segnale contro questi divieti e per dimostrare coi fatti che non si può andare avanti così». 

 

 

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