Ciclismo

Giro d’Italia: Ayuso sorprendente, bene i bresciani Tonelli e Scaroni

Beppe Martinelli
Delude invece Ciccone, scattato troppo presto: se non hai la gamba di Pogacar, meglio risparmiare certi scattini per farne uno serio ai 400 metri
Il bresciano Alessandro Tonelli (dal suo profilo Instagram)
Il bresciano Alessandro Tonelli (dal suo profilo Instagram)
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Lo confesso: mi ha stupito. Non mi aspettavo Juan Ayuso, lo spagnolo della Uae, così brillante in salita anche se siamo solo all’inizio del Giro. Roglic non ha reagito subito, ha lasciato fare per un po’ con grande esperienza, ma negli ultimi 500 metri si è rifatto sotto. Molto bene anche Tiberi, l’ho visto pedalare bene scortato da un magnfico Caruso che ha fatto come al solito un gran lavoro.

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Giro d'Italia, la rubrica di Giuseppe Martinelli sul GdB

Bene, ma non benissimo anche Bernal che è parso brillante in un primo tempo, ma sul finale si è visto ha sprecato troppo. Non bene purtroppo Ciccone. Sulle sue strade ha fatto lavorare la squadra, poi a mio avviso è scattato troppo presto. O hai la gamba di Pogacar altrimenti era meglio risparmiare certi scattini per farne uno serio ai 400 metri.

Bene, anzi benissimo, i nostri due bresciani, Alessandro Tonelli e Cristian Scaroni. Per Tonelli un Giro all’inizio scoppiettante, credo che nessuno più di lui meriti il premio come più combattivo è quello che ha fatto più fughe di tutti. Scaroni invece credo stia ritrovando il colpo di pedale giusto. Questa fuga è importante sotto il profilo morale, spero gli dia la carica per le prossime tappe. Già quella di oggi è ideale per le fughe e stavolta ci sono buone possibilità di andare a segno, mentre domani a Siena vorranno vincere solo i big.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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