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Cellino furioso: «Riprendere è follia: non schiererò il Brescia»

Il presidente del Brescia Calcio giudica «inattuabili e irresponsabili» le linee guida del governo del calcio europeo
Il presidente delle rondinelle Massimo Cellino - © www.giornaledibrescia.it
Il presidente delle rondinelle Massimo Cellino - © www.giornaledibrescia.it
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«È un pesce d'aprile?». Massimo Cellino si chiede a modo suo se è tutto uno scherzo, ritenendo difficile che la Uefa possa davvero pensare di far riprendere i campionati per chiudere la stagione nel pieno dell'emergenza coronavirus. In un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, il presidente del Brescia giudica «inattuabili e irresponsabili» le linee guida del governo del calcio europeo.

«Questa stagione non ha più senso - dice -. Ci siamo fermati, nessuna squadra tornerà come prima, gli stadi a porte chiuse, in più c'è il rischio per la salute degli atleti. Per me tornare all'attività è una pura follia. Se ci costringono sono disposto a non schierare la squadra e perdere le partite 3-0 a tavolino per rispetto dei cittadini di Brescia e dei loro cari che non ci sono piùIl mio discorso si basa innanzitutto su due pilastri: il rispetto della salute e la salvezza del sistema calcio. Dopo aver perso questa stagione, rovineremo anche la prossima che invece sara' decisiva per ripartire».

Secondo Cellino la «Uefa non può far slittare nulla: la stagione si chiude il 30 giugno data di scadenza per la presentazione dei bilanci dei club e dei contratti dei giocatori. Sono arroganti e irresponsabili: pensano solo ai loro interessi economici e alle Coppe. Ma sul campionato italiano non decide l'Uefa, decide l'Italia».

 

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