Tra Messi e Mbappé trionfa il fascino insuperabile e intramontabile di Baggio

La sua casa con bosco annesso di Altavilla Vicentina la lascia poco e pure malvolentieri. Perché quello, tra il capanno di caccia da raggiungere a bordo della fidata Panda e i «raid» alla guida del trattore inframezzati da qualche bella tavolata con gli amici di sempre, è l’unico regno che gli interessa governare.
Esce di rado e parla ancor meno, ma quando lo fa - con la sola forza del carisma innato e di quell’aura potente che lo ammanta - sa smuovere mari, monti e soprattutto cuori ed emozioni come nessuno. Roberto Baggio è solo e sempre Roberto Baggio e siccome lui è un re - idolatrato come una divinità - è stato come se il suo viaggio a Doha da invitato speciale per la finale Mondiale fosse una visita di stato. Al cospetto di sua Maestà Roby, tutte le altre leggende del calcio a loro volta accorse in Qatar - si sono trasformate in comprimarie.
Tutti si sono messi in fila per chiedere una foto ricordo a Baggio. Tutti, ma proprio tutti.
Sfilata
Ex giocatori a partire da Alex Del Piero e Gianluca Zambrotta e giocatori in attività come Paul Pogba. Senza contare gli scatti con Bebeto, Julio Cesar, Simeone, Dunga, Stankovic, Rumenigge (è andata in scena anche una serata karaoke). Ma se tutto questo è anche piuttosto normale, di certo ha fatto più specie incappare in scatti con Roby preso e abbracciato come un fratello e con una stretta carica d’emozione dal presidente francese Emmanuel Macron.

Oppure nella fotografia con l’ex presidente dell’Argentina - peraltro una specie di seconda Patria per Roby tifoso peraltro del Boca Junior - Mauricio Macrì (che ora lavora per la Fifa). Inevitabile poi quella con il capo Mondiale del calcio Gianni Infantino.
Roby ha poi spopolato nelle trasmissioni tv qatarine. Il tutto immortalato dall’orgogliosissima figlia Valentina che insieme a mamma Andreina ha accompagnato il papà in un viaggio da mille e una notte che resterà certo indimenticabile.

L’intramontabile e insuperabile fascino della stella più luminosa e impareggiabile della storia del Brescia insomma, ha colpito ancora e non conosce limiti e confini. Impressionante poi il tasso di qualità racchiuso nella serie di seggiolini della tribuna dello stadio di Lusail che ha messo in fila il Divino con Del Piero e Totti. Un tris completato dall’altrettanto sempre verdissimo e ambitissimo Spillo Altobelli che ha pubblicato il selfie scattato da Totti con questo messaggio:«Come diceva il mio amico Franco Califano, tutto il resto è noia».
Condito però da tanta gioia che ha accompagnato quella che è già stata ribattezzata la finale Mondiale più bella di sempre. Impreziosita dalla presenza di un Baggio che ora potrà tornare alle anatre e ai suoi alberi conscio una volta di più del fatto che tutto il mondo è ancora e sempre pronto a mettersi ai suoi piedi.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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