Calcio

Su «l’altro» ramo del lago di Como il Brescia cerca la prova da grande

Alle 20.30 anticipo contro la corazzata lariana già battuta all’andata e ora all’assalto del secondo posto
Dimitri Bisoli nella gara contro il Cittadella - Foto NewReporter © www.giornaledibrescia.it
Dimitri Bisoli nella gara contro il Cittadella - Foto NewReporter © www.giornaledibrescia.it
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Come a Sanremo: anche il Brescia vuole la sua serata cover, con duetto. È un Brescia infatti che sogna di rifare la performance di meno di due mesi fa e di centrare la seconda vittoria di fila per andare ad agganciare il settimo posto. Ma serve un acuto di quelli belli potenti, stile Giorgia. Stasera, che sera: col Brescia promosso a squadra di cartello e quindi degna di prendersi la ribalta di un anticipo. C’è tutto per inventarsi come alternativa incredibile, per meno di un paio d’ore, al carrozzone festivaliero: perché c’è il Brescia grandi numeri, in visita a casa del Como dai numeri altrettanto grandi. E con ambizioni ancora più grandi: tanto quanto il portafoglio illimitato della sua proprietà e come il faraonico mercato di gennaio. Tanto per rendere ancora più chiaro un concetto che chiaro già lo era comunque: i lariani sono in caccia aperta a una serie A che è in pratica un obbligo dettato dalla famiglia Hortono. E nella gara con il Brescia, il Como vede la possibilità di scavalcare almeno provvisoriamente la Cremonese al secondo posto.

Cosa serve

È proprio un big match. Accompagnato dal tutto esaurito sia nella curva di casa, che - tanto per cambiare - in quella ospiti: rondinelle con 500 tifosi - il massimo consentito - al seguito. Questa è poesia. Ma su quel ramo del lago di Como, al Brescia servirà certamente anche tanta capacità di prosa. Di sicuro, a proposito di cover, vale anche replicarsi rispetto all’ultima esibizione contro il Cittadella: condotta perfetta, dalla preparazione all’interpretazione.

Fin qui, a livello di risultati il Brescia di Maran ha steccato in pieno solo contro le due più forti, Parma e Cremonese. E contro le due più forti, a livello di prestazione ha però davvero performato male solo contro i grigiorossi di Stroppa.

I presupposti di questa sera, sono gli stessi delle gare di cui sopra: l’avversario è nettamente più forte. Su questo non c’è discussione: parliamo di una squadra che ad un organico già eccellente, ha aggiunto - citiamo solo i due top player - Edoardo Goldaniga in difesa e Gabriel Strefezza in attacco. Con quest’ultimo - uomo che in questa categoria «sposta» - che contro il Brescia, con le maglia di Spal e Lecce (che lo scorso anno ha trascinato in A), ha già segnato due volte sue tre da avversario: facile immaginare che Maran - sempre in versione faccia da poker, non lascia mai intuire le proprie idee e intenzioni - abbia preparato la partita (anche) su di lui escogitando qualche trappola.

All’andata

Ma forte, il Como lo era già anche il 16 dicembre scorso, quando si presentò al Rigamonti con Cesc Fabregas subentrato a Moreno Longo alla guida da poco più di un mese, ovvero da quando Maran aveva ereditato il Brescia da Daniele Gastaldello. Curiosamente, dal primo giorno, Maran e Fabregras sono grosso modo andati sempre a braccetto: 19 punti in 11 gare per il primo, appena due punti in più per il secondo che proprio contro le rondinelle patì la prima delle due sconfitte (come Maran) della sua gestione. Da quel pomeriggio a Mompiano, 11 punti per il Como, 10 per il Brescia. Siamo lì.

All’andata, anche tatticamente la vinse il tecnico del Brescia che sparigliò le carte con la mossa a sorpresa di Bianchi dal 1’. A fine gara - assistemmo a questo siparietto dietro le quinte nella pancia dello stadio - Fabregas chiese al suo collega, facendogli i complimenti, come mai avesse pensato a quella mossa. «Io sono alle prime armi - confessò il campione del mondo a Maran - e devo imparare ancora tante cose, mi interessa capire». Il tecnico del Brescia ringraziò per i complimenti, ma fu attento a spiegare con parsimonia per non farsi leggere nei suoi ragionamenti proprio in vista del ritorno. Di sicuro i due allenatori saranno una chiave tra due squadre una non particolarmente casalinga (il Como che tra le mura amiche ha il sesto rendimento del campionato e che ha perso l’ultima davanti alla propria gente contro l’Ascoli) e l’altra con una certa attitudine ai viaggi (il Brescia, quinto per punti in trasferta). Stasera, che sera: è aperto il televoto.

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